L’indifferenza verso l’Anima è la vera causa dell’aborto
La curva ascendente della denatalità, il costante aumento del numero degli aborti, la continua banalizzazione della vita umana e la macabra ritualità che dipinge la pillola abortiva a domicilio Ru486 come una conquista di civiltà, sono segni evidenti di una società che ha scelto l’adorazione della morte invece della difesa della vita.
Non a caso la festa di halloween – quale ‘esaltazione’ della morte – ha ottenuto un grande successo nel nostro paese, culla di morte per più di 6 milioni di bimbi mai dal 1978 al 2022
Non sarebbe forse l’ora di chiederci quando verrà il tempo della giustizia per questi innocenti? Invece continuiamo a pitturare zucche, addobbare case e negozi di scheletri e zombies che richiamano riti oscuri del mondo dell’occulto, incuranti della battaglia spirituale nella quale tutti siamo inevitabilmente coinvolti. Chi sceglie l’indifferenza, non è vero che e non si schiera, ma si pone automaticamente dalla parte di chi sceglie il male, proprio come accade con la mafia.
La tendenza del moderno occidente a innalzare l’aborto come un ‘assurdo’ diritto che prevede l’uccisione di un innocente, ci spinge a riflettere sulle ragioni di tale declino culturale
Potremmo metterci ad elencare tutti i possibili ostacoli economici, psicologici o sociali che potrebbero indurre una donna a scegliere l’aborto, ma non riusciremo comunque a cogliere la radice del problema finché non decideremo di scendere ad un livello più profondo dell’essere umano.
Ogni ostacolo infatti potrebbe essere superato in una comunità che non abbandona la donna ma che la sostiene nell’accogliere la vita
Una società che ha smesso di rendere grazie per il DONO DELLA VITA che ha ricevuto, ma decide con orgoglio di mettersi al posto di Dio, perde di conseguenza l’umiltà di cogliere la bellezza della vita diventando frustrata ed insoddisfatta. Infatti tanto più si cura l’esteriorità del corpo, quanto meno si riempie il vuoto che è dentro di noi: la sete di Infinito aumenta a dismisura generando tristezza e rassegnazione.
Da questi sentimenti nasce l’odio per la vita nascente
Provate a fare una proposta sociale o politica di aiuto alla maternità e a alla famiglia e vedrete insorgere milizie di attivisti – ai quali i media danno sempre un grande risalto – che in nome di una presunta libertà si scagliano contro queste iniziative definendole anti-scelta.
Di fatto la logica ci suggerisce che senza una alternativa non ci può essere libertà di scelta
Ma allora di quale libertà parlano gli attivisti dei movimenti di tipo trans-femminista?
Questa ‘libertà autoreferenziale’ promossa dal principio di autodeterminazione è quella che ci rende schiavi di scelte “a senso unico”, ovvero dominate dal nostro IO.
In realtà il nostro Ego è la carta peggiore da giocare nel momento della scelta perché esso è un tiranno che non mostra pietà verso nessuno. L’unico suo fine, infatti, è l’autocompiacimento e tutti i mezzi sono ‘leciti’ per raggiungere tale scopo.
Pertanto la libertà lasciata esclusivamente nella mani del nostro IO ci muove come pedine di una scacchiera, mettendoci velocemente in “scacco matto”, ovvero rendendoci incapaci di fare scelte distanti dal nostro egoismo magari dettate dall’empatia verso il nostro prossimo, dalla fedeltà ai valori morali e dall’esercizio dell’obiezione di coscienza
Si veda ad esempio la lotta contro i medici obiettori che stanno portando avanti questi movimenti che redigono sui siti web sorte di liste di proscrizione elencando nomi, cognomi e ospedali dei ‘cattivi’ medici obiettori screditando e offendendo la loro professionalità solo perché operano in ‘scienza e coscienza’.
Vedi Link di Obiezione Respinta per farti un idea dell’intolleranza abortista.
https://map.obiezionerespinta.info/it/map/mappa-degli-obiettori_2
Ed è proprio addentrandosi nell’ambito della coscienza che possiamo riallacciare un contatto con la nostra anima.
Dentro di noi, infatti, è scritta la legge eterna che condanna l’uccisione dell’innocente
Non c’è bisogno di alcuno ‘stigma sociale’ o di un ‘giudizio esterno’ per distinguere il bene dal male, basta essere fedeli a questa legge scritta dentro ogni essere umano.
Non sarà assumendo una posizione neutrale nel conflitto fra il bene ed il male che potremo riconquistare la relazione con la nostra anima, bensì scendendo nel campo di battaglia.
Noi di Prolife Insieme ci siamo e tu cosa aspetti?

