L’Impegno di Conflavoro PMI per la Tutela dell’Eccellenza Italiana
Conflavoro PMI, la Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, si conferma in prima linea nella tutela e promozione del patrimonio manifatturiero italiano.
In un mercato sempre più globalizzato e competitivo, l’associazione datoriale ha lanciato un’iniziativa strategica che rappresenta un punto di svolta per la valorizzazione del Made in Italy: la certificazione VITA
Il progetto, presentato ufficialmente durante l’evento “Radici e Futuro: Il Made in Italy tra Arte e Impresa” presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nasce dall’esigenza di creare un sistema di certificazione che garantisca l’autenticità e la tracciabilità completa della produzione italiana, progetto indispensabile sostiene Daniela Simonetti, dirigente delle politiche europee FDI, per Firenze e provincia, dato che la qualità distintiva del Made in Italy rappresenta il più grande vantaggio competitivo delle PMI che hanno reso grande l’Italia nel mondo.
In un contesto di crescente apertura globale dei mercati, la certificazione VITA è una strategia ottimale poiché è capace di combattere la contraffazione, preservare l’artigianalità italiana, sostenere prezzi equi e garantire la trasparenza
La detta certificazione rappresenta molto più di un semplice marchio di qualità. Si tratta di un vero e proprio storytelling digitale che accompagna ogni prodotto dal momento della sua concezione fino al consumatore finale, documentando ogni fase del processo produttivo esclusivamente Made in Italy.
L’adozione di tecnologie blockchain non sembrano affatto superabili, poiché queste soluzioni, basate su registri distribuiti, offrono un sistema di certificazione particolarmente efficiente per l’archiviazione dei dati relativi ai processi produttivi
Una volta inseriti nel sistema, i dati non possono essere manipolati a posteriori grazie all’hashing crittografico, garantendo certezza, trasparenza e tracciabilità.
La Toscana, conclude Simonetti, che rappresenta uno dei principali distretti produttivi italiani per : tessile e abbigliamento, pelletteria di lusso, artigianato artistico, gioielleria, mobili e design non verrà aperta ad un mercato globale senza adeguate tutele ed invita le PMI, tutte, a incontrarsi in tavoli di confronto per meglio rispondere alle necessità locali e riportarle in sede Europea, come stiamo già facendo e come vogliamo continuare ad operare.
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