Leclerc non si inginocchia

In Austria il pilota ferrarista arriva secondo e si distingue dalla manifestazione a favore di Black Lives Matter

Leclerc, pilota ferrarista e Verstappen della Red Bull non si  sono inginocchiati oggi in segno di protesta a Spielberg al GP d’Austria.

Il monegasco non si è arreso neppure in gara, cogliendo un inaspettato quanto meritato secondo posto.

Come preannunciato dal campione del mondo della Formula 1, Lewis Hamilton, quasi tutti i piloti del circus si sono inginocchiati sulla griglia di partenza prima del via del Gp d’Austria in segno di protesta contro il razzismo.

Tutti schierati con una maglietta uguale ed allineati dietro una linea ed una scritta End Racism.

Tutti in ginocchio, tranne sei

Tra i piloti che hanno deciso di non mettersi in ginocchio ci sono il ferrarista Leclerc e Verstapen che hanno comunque indossato la maglietta nera con la scritta ‘end racism’ indossata da tutti i driver. Hamilton indossava una maglia nera con la scritta ‘Black Lives Matter’.

“Non mi inginocchierò, ma questo non significa che non sono in lotta contro il razzismo” aveva annunciato il pilota della Ferrari Charles Leclerc su Twitter pochi minuti prima del via al Gran Premio d’Austria, non aderendo al gesto di sostegno al movimento. “Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo”.

La Fia ha twittato il suo impegno donando 1 milione di euro alla nuova fondazione ‘We Race as One’.

I risultati della gara

Il monegasco della Ferrari Leclerc, peraltro, sale sul podio in Austria, piazzandosi 2° dopo essere partito 7° e dalla quarta fila con una rossa oggi pococompetitiva.

Primo su Mercedes, Valeri Bottas, 3° è il giovanissimo Lando Norris, 20 anni, sulla sua McLaren.

Lewis Hamilton, che dalla seconda piazza è stato retrocesso di 3 posizioni in griglia poco prima del via, riconquista la vetta dietro il suo compagno di squadra e chiude alle sue spalle, ma scivola 4° in classifica per una penalità di 5 secondi inflittagli perché ritenuto responsabile di un incidente con la Red Bull di Albon.

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