LE VIOLENZE DI ASKATASUNA, IL SILENZIO DI SCHLEIN E LA MANCANZA DI RESPONSABILITÀ POLITICA DEL SINDACO DI TORINO

LE VIOLENZE DI ASKATASUNA, IL SILENZIO DI SCHLEIN E LA MANCANZA DI RESPONSABILITÀ POLITICA DEL SINDACO DI TORINO

Davanti alle scene di devastazione perpetrate dai frequentatori di quello che, nei progetti della Giunta guidata da Stefano Lo Russo, avrebbe dovuto essere un bene comune, e per il quale sono stati spesi fior di quattrini, viene da chiedere al Primo Cittadino Torinese fino a quanto è disposto a piegare la propria dignità politica e personale all’altare della sinistra radicale, estrema, eversiva e violenta.

Così come viene da chiedere alla Segretaria del Partito Democratico, se sia l’imbarazzo di aver sostenuto questa feccia, vedendo i propri alleati del presunto campo largo in piazza con i violenti, ad averle causato la perdita della voce che l’ha portata a rimanere silente davanti a tutto ciò

30 anni di occupazione abusiva, accompagnati da un curriculum di manifestazioni e degenerazioni violente, quantificate dalla Ragioneria dello Stato in 7 Milioni di Euro, che la Giunta Lo Russo, infiltrata da Consiglieri ed Assessori talmente vicini agli anarco-insurrezionalisti da scendere in piazza con i violenti, avrebbe voluto cancellare con un colpo di spugna, regalando un bene pubblico a chi lo occupa abusivamente da anni e dal quale partono, reiteratamente, manifestazioni violente ed attacchi spregiudicati alle Forze dell’Ordine.

Un progetto folle, ancora rivendicato nelle scorse ore dal centrosinistra ed il cui tracollo prevederebbe una presa di coscienza e di responsabilità tale da spingere Stefano Lo Russo ad una profonda riflessione politica e personale, insieme a tutto il suo partito

Torino ed i torinesi non meritano un’amministrazione piegata sulla violenza politica ed il nostro Paese non può permettersi una sinistra ostaggio della sinistra massimalista, disposta a tutto pur di sovvertire l’ordine democratico.

Chissà fino a che punto vorranno spingersi pur di rovesciare ciò che è stato democraticamente deciso e fin a quale livello di eversione saranno disposti ad arrivare.

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