Le torri gemelle cadono ancora

I gendarmi del mondo non spaventano più gran parte del mondo

kabul

Bisogna guardare oltre Kabul. Non dobbiamo stringere lo sguardo alle drammatiche immagini di un crollo già per sé tragico. Ma guardare in prospettiva che cosa può significare.

Non è la prima volta che l’America perde. E smettiamola di pensare che sia un qualcosa che non ci riguarda. Come al solito l’Europa davanti ad una crisi internazionale non è insignificante, ma inesistente. Siamo ancora una troppo articolata e capziosa struttura, priva di una linea d’azione se non unica, quantomeno unitaria. Requisito fondamentale per avere peso in questi frangenti.

Dunque fin quando non ci sarà una politica difensiva Europea efficace, la difesa del mondo libero è prevalentemente di matrice americana. La sconfitta americana è la sconfitta dell’Occidente. Se l’America non fa paura, tutti i suoi partner ne fanno ancora meno.

Ovviamente i talebani non sono in grado di conquistare la Casa Bianca. Ma sono comunque estremisti che si prestano alla rappresentazione trionfale di un integralismo religioso che vuole andare oltre ogni confine.

Già l’URSS si arenò in Afghanistan

Kabul è anche un simbolo più importante, se visto come emblematico della decadenza e del declino della forza dell’Occidente. L’impero sovietico si è arenato in Afghanistan ed ha iniziato perdendo quel graduale processo che lo ha portato ad implodere in poco più di un decennio.

Oggi è avvenuto lo stesso all’Impero americano. A seguito di una serie di fallimenti negli ultimi due decenni che hanno minato il prestigio internazionale statunitense.

In Siria l’occidente ed i suoi alleati non hanno mica vinto. Un’organizzazione terroristica come l’Isis è addirittura riuscita a fondare e mandare avanti uno stato.

Le primavere arabe hanno definitivamente destabilizzato gran parte del mondo musulmano, rivelando l’estrema incapacità sul campo di portare avanti gli strampalati progetti della signora Clinton, che miravano all’instaurazione di affidabili democrazie locali. Alla fine di queste primavere gli estremisti si sono notevolmente rafforzati.

Tutto questo spinge i paesi del mondo non allineati a sfidare la potenza occidentale, magari riparandosi dietro le nuove grandi potenze emergenti.

E la Cina cresce in tutto il mondo

Si vuole negare l’ascesa cinese? Praticamente l’Africa sta finendo in mano al Dragone sotto i nostri occhi.
Ci dimentichiamo che il secondo esercito della NATO è quello turco? Un paese che non potrebbe essere più lontano in questo momento dai valori liberal democratici occidentali. Vogliamo parlare della rinascita russa?

Tutti i governi apertamente ostili agli Stati Uniti e di impronta socialista che stanno fiorendo in Sudamerica?
Il futuro appare sempre più incerto ed il ruolo dell’ Occidente sempre più compromesso.

Kabul è molto più di quello che si vede. Kabul è un triste oracolo di un futuro cupo. Il giorno 11 settembre 2001 il mondo scoprì che il cuore del mondo libero non era invulnerabile. Oggi sembra di rivedere le torri bruciare e connesso il prestigio d’Occidente prima del crollo.

 

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