Le forze armate repubblicane

Salò cercò di mantenere una continuità con l'apparato dei combattenti legittimi

graziani

Rodolfo Graziani aveva le idee molto chiare e cercò sin da subito di creare un esercito che non fosse politicizzato. Credendo di poter avere almeno in fase iniziale l’appoggio dei tedeschi, cercò in tutti i modi di rafforzare le nascenti forze armate repubblicane. Arrivando a chiedere che la milizia delle camicie nere rispondesse direttamente al ministero della difesa. Ed addirittura fosse incorporata come specialità dell’esercito.

Graziani aveva intuito che l’arma migliore di propaganda della neonata Repubblica Sociale era legittimarsi quale entità statuale continuativa del paese che combatteva in nome della nazione e non di un ideologia. Gli italiani non avrebbero più combattuto solo per il fascismo.

Doveva esserci una chiamata alle armi per la patria al di là delle ideologie.

Questa visione portò Graziani allo scontro con Renato Ricci ed Alessandro Pavolini, che volevano creare Forze Armate di provata fede fascista e leali al partito.

Per pacificare la situazione interna, ed evitare una guerra civile, come poi avvenne, era imprescindibile dare l’impressione che la Repubblica Sociale lottasse per la patria non per l’idea. Graziani trovò l’iniziale favore di Mussolini.

Le nuove SS

I tedeschi nel frattempo, tra i prigionieri italiani nei loro campi, avevano reclutato circa diecimila uomini che volevamo addestrare come SS, alle dirette dipendenze del comando germanico.

La RSI attirava molti militari che pensavano fosse necessario continuare la guerra a fianco degli alleati di ieri.
Se politicamente il fascismo non era riuscito a tenere in piedi un consenso di massa, militarmente la situazione era diversa. Molti ufficiali, come molti militari in genere avevano comunque deciso di avvicinarsi a Salò.

La Marina dava il suo contributo con l’adesione di personaggi importanti. Nonostante grossa parte della flotta fosse andata perduta. Antonio Legnani, ammiraglio di grande prestigio assunse il comando della neonata Marina Nazionale Repubblicana, anche se pochi mesi dopo perì in un incidente stradale.

Ci fu anche l’adesione di personaggi che erano una vera e propria leggenda nella propaganda di guerra fascista come Junio Valerio Borghese comandante della Decima Mas.

L’aeronautica era la forza armata dove si poteva attingere più facilmente, poiché fondata da Mussolini e l’unica con l’obbligo di tessera per l’arruolamento. Se politicamente il fascismo era in grande difficoltà dopo il crollo del regimi, dal punto di vista militare le cose erano leggermente più facili.

L’appello alla lotta per il paese poteva dare buoni frutti.

 

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