L’ANTISEMITISMO CHE SI NUTRE IN RETE ED ESPLODE NELLE STRADE
Il mostro dell’antisemitismo non si è mai realmente sopito, forse è stato messo sotto naftalina per alcuni anni, ma dal 7 Ottobre 2023 ha preoccupantemente e violentemente risollevato la testa, nutrendosi di fake news, falsi storici ed odio, per esplodere in tutto il suo putrido splendore ad ogni occasione considerata utile.
Le manifestazioni del 25 Aprile e del Primo Maggio, l’episodio della taverna di Napoli e la presentazione dei cantanti in gara all’Eurofestival di Basilea sono solo gli ultimi, e più noti, episodi di un fenomeno che ha radici profonde e che dal giorno dopo il Pogrom di un anno e mezzo fa, ha trovato terreno fertile per ripresentarsi, senza pudore, agli occhi del mondo
Terreno fertile e nutrimento che viene offerto sul web e sui social dai creatori e dai diffusori di fake news, oltre che dall’atteggiamento particolarmente prono alla propaganda dei terroristi di Hamas, che ha contagiato gran parte dei media tradizionali, oltre alla schiera politica delle varie sinistre italiane ed occidentali contemporanee.
Un caso emblematico di covo antisemita è il social ultimo nato di casa Meta, ovvero Threads, fratello minore di Facebook e Instagram, creato a immagine e somiglianza di Twitter
Proprio la somiglianza con il social di Elon Musk, ora X, ha causato una vera e propria transumanza (ed il termine non è scelto a caso) di mandrie di utenti più o meno dichiaratamente di sinistra verso “la novità”, per cercare di creare un danno economico all’alleato di Trump.
Una migrazione di massa (si fa per dire) che ha portato Threads ad essere letteralmente invaso da personaggi tipici dei Centri Sociali occupati, della sinistra radicale, dei prodi sostenitori di personaggi alla Schlein, alla Conte, alla Fratoianni. Una fotografia della peggiore sinistra contemporanea globale
Ed è così che ogni volta che su quel social si posta un messaggio di denuncia di atti di antisemitismo, di sostegno alla popolazione ebraica o, più semplicemente, di condanna nei confronti dei terroristi assassini di Hamas, si viene letteralmente sommersi da centinaia di messaggi densi di odio antisemita. Si va dai più classici insulti personali, segno della scarsa fantasia che risiede nelle menti vuote di questi ignoranti personaggi, fino a messaggi ben più preoccupanti, perché evidenza di un profondo antisemitismo non più nascosto, nemmeno per pudore.
C’è chi, ad esempio, inneggia al Pogrom del 7 Ottobre e definisce “eroici partigiani” quegli sporchi assassini islamici che hanno violentato, seviziato, ucciso, deportato uomini, donne e bambini
C’è chi addirittura inneggia alla Shoah ed a “baffetto”, evidenziando anche lo scarso coraggio di nominare un neo-idolo della sinistra contemporanea.
Una cloaca a cielo aperto la cui osservazione porta a diverse osservazioni. La prima, riguarda gli schieramenti politici, o meglio lo schieramento politico di appartenenza: tutti questi personaggi sono dichiaratamente ed orgogliosamente di sinistra.
Quindi, mentre i presunti leader politici della sinistra nostrana sono ancora impegnati in una lotta stantìa ed ormai indigesta contro i fascisti di un passato ormai lontano, chiudono gli occhi davanti alle piazze, reali e virtuali, che evidenziano come gran parte della loro base elettorale sia fatta dai fascisti odierni, colorati di rosso
Da un’osservazione più attenta dei messaggi, inoltre, si evidenzia come nessuno di questi personaggi si preoccupi realmente del cosiddetto “popolo palestinese”, ma la loro unica attività è lo sfogo del proprio odio viscerale nei confronti di Israele, dell’Ebreo. Il popolo dei gazawi, di fatto, utilizzato come specchietto per le allodole per cercare di offuscare il mostro antisemita.
Un’ultima considerazione riguarda la fascia di età degli odiatori: su Threads, direttamente collegato ad Instagram, l’età media degli utenti è decisamente inferiore a quella di Facebook o del suo concorrente X. Sostanzialmente, abbiamo cresciuto, e stiamo crescendo, generazioni di odiatori seriali, di antisemiti, di ignoranti a livello storico e di analfabeti funzionali non in grado di leggere e comprendere realmente la realtà che li circonda
Ideologizzati a sinistra fino al midollo, in una miscela esplosiva di populismo e post-comunismo, che getta una pesante ombra sulla nostra società di domani.
Oggi, più che mai, l’antisemitismo è un sentimento vergognoso che va combattuto e fermato e sarebbe tempo che i presunti leader della sinistra istituzionale, che con questi personaggi flirtano, che li coccolano e che sull’antisemitismo giocano pericolosamente a scopo di sostegno e ritorno elettorale, facciano una presa di coscienza su quello che stanno causando. Un giorno sarà la storia, altrimenti, a giudicarli.
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