La sinistra, la Costituzione e la doppia morale
A me sembra che il Partito Democratico e la sinistra in generale si siano fissati sull’idea di insegnare la morale (e la politica) a tutti gli altri, ma che, purtroppo, abbiano una vistosa doppia morale e una conoscenza molto selettiva della Costituzione.
Cerchiamo di essere lucidi.Secondo quanto riportato da La Verità, Francesco Saverio Garofani – consigliere per la Difesa del Presidente della Repubblica – avrebbe espresso in una conversazione privata giudizi molto critici sull’adeguatezza del governo Meloni e del centrodestra, arrivando addirittura ad auspicare iniziative politiche contro di loro
Garofani ha negato qualsiasi intento complottista, ma ha confermato l’autenticità della conversazione, definendola “una chiacchierata in libertà tra amici” e rifiutandosi di divulgarne i contenuti precisi.
A chi passa la vita a sventolare la Costituzione come una clava, varrebbe la pena ricordare – con eleganza – che l’articolo 97 impone ai funzionari pubblici il dovere di imparzialità.
È gravemente inopportuno che un alto consigliere del Capo dello Stato esprima pubblicamente (o lasci trapelare) giudizi politici così netti sulla maggioranza che guida il Paese
Non è il deputato Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia a ledere l’immagine delle istituzioni chiedendo chiarezza.
È invece proprio un alto funzionario del Quirinale che, con le sue parole rischia di compromettere l’autorevolezza e la neutralità dell’istituzione che serve
Per capirci: sarebbe inaccettabile che un magistrato, durante una cena tra amici, esprimesse auspici su condanne o assoluzioni di imputati che potrebbe trovarsi a giudicare.
Eppure, quando il generale Vannacci è stato attaccato per mesi per le sue opinioni espresse da privato cittadino, la stessa sinistra non ha avuto dubbi sul fatto che un militare in servizio dovesse tacere su tutto
Se al Quirinale ci fosse stato un Presidente espresso dalla maggioranza di centrodestra e un suo consigliere fosse stato sorpreso a parlare così del governo di sinistra, le dimissioni sarebbero state chieste immediatamente – e a ragione – da tutto l’arco progressista.
Qui invece si minimizza, si parla di “chiacchierata tra amici” e si passa oltre.Chi ricopre certi incarichi non può permettersi di parlare con leggerezza di temi attinenti al suo servizio allo Stato, tanto meno in contesti che possono diventare pubblici
Vale per i giudici, vale per i generali, deve valere anche per i consiglieri del Presidente della Repubblica.E c’è un secondo episodio, ancora più banale ma altrettanto rivelatore. Un consigliere comunale di Vaglia (Firenze) ha pubblicato una foto di Giorgia Meloni capovolta, a testa in giù.
La capogruppo di Fratelli d’Italia Claudia Dominici ha giustamente sottolineato che non ci si può cavare d’impaccio con un “è stata una leggerezza”
Soprattutto non può suffragare il suo sindaco in qualità di primo cittadino, un’affermazione del genere.
Perché se un esponente di centrodestra avesse fatto lo stesso con Elly Schlein, la sinistra avrebbe chiesto le dimissioni 24 ore su 24 per una settimana intera, gridando all’odio fascista in tutto il mondo
La verità è semplice: la Costituzione o si difende la Costituzione sempre, o non la si difende mai.
O si ha una morale, o si ha solo convenienza politica
La cosa più bella (e più scomoda) di una Costituzione rigida è proprio questa: va rispettata anche quando non fa comodo. Lo stesso vale per la morale: se pieghi il rigore etico al tuo vantaggio del momento, non ce l’hai.
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