La mattanza dei poliziotti: immigrati clandestini il 50% degli aggressori

A policeman injured during clashes between police forces, Italian and Austrian, and protesters anarchists, during a rally against the Austrian government's planned re-introduction of border controls at the Brennerpass, Italy-Austria, 07 May 2016. ANSA / ROBERTO TOMASI

L’eredità dei precedenti governi e la loro vergognosa politica su sicurezza e immigrazione, la si scorge nei numeri relativi alle aggressioni subite dalle Forze dell’Ordine nel 2018 e nei primi mesi del 2019.
Gli uomini in divisa sono continuo bersaglio dei violenti.

Il dato sconcertante è che il 47,8% di queste aggressioni siano state perpetrate da stranieri irregolari. Gli ultimi dati ASAPS, parlano di 2646 poliziotti vittime di aggressioni nel 2018. Una media di 7 agenti al giorno, quasi uno ogni 3 ore. Secondo fonti del Viminale invece, in questi primi 5 mesi del 2019, gli agenti feriti sarebbero 248 e due i morti in servizio.

Dati inquietanti in costante aumento e, potremmo dire, direttamente proporzionali ai tagli che il precedente esecutivo – con la Legge Madia – ha applicato sul comparto sicurezza e difesa, provocando gravi carenze di uomini, mezzi e dotazioni.
Il 2019 non è iniziato poi diversamente, considerando 248 aggressioni fino al mese di maggio: quasi due al giorno. Proprio di recente, il 2 giugno, se ne sono verificate ben tre. A Torino, un italiano in escandescenze ha spezzato un dito a un poliziotto; a Ravenna una donna bosniaca ha tentato di accoltellare alla gola un ufficiale della Marina Militare; a Reggio Emilia un extracomunitario ha aggredito la Polizia Locale con sedie e una spranga.

Sempre a Torino, qualche settimana fa, un nigeriano ha letteralmente staccato a morsi un dito a un poliziotto. A Viareggio, a febbraio, un altro extracomunitario ha colpito un poliziotto con ripetute mattonate in testa; a Vittoria un senegalese colpisce tre poliziotti con dei sassi; a Vicenza, ad aprile, un altro dito staccato a morsi a un poliziotto da parte di un altro nigeriano; a Firenze, a gennaio, alcuni nigeriani aggrediscono poliziotti a bordo di un treno, mandandone tre in ospedale; a Trento, una poliziotta è stata aggredita da un tunisino e a Treviso, una donna nigeriana ha tentato di sottrarre la pistola ad un finanziere cercando di fare fuoco.

Comune denominatore? La consapevolezza di restare impuniti.
Queste sono solo alcune delle aggressioni avvenute dall’inizio del 2019 ai danni di poliziotti in servizio, per non parlare poi dei disordini di piazza e degli agenti feriti durante le manifestazioni dagli antagonisti. Di queste però non parla nessuno. Il poliziotto fa notizia quando lo si accusa di violenza e non quando la violenza la subisce. Sotto i nostri occhi, ogni giorno.

 

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