La marchetta ecologista

Ogni santo giorno il terrorismo ecologico va in scena

Ecologista

Le marchette, si sa, devono essere onorate, come le Feste, se ecologista ancora di più.

Se poi ce lo dice l’Europa uh, che paura: il sospetto che nel pacchetto Recovery Fund ci sia la polpetta avvelenata della propaganda alla Green Economy risulta più che fondato.

La transizione ecologica

Ormai la nuova religione Gretina invade le nostre esistenze e lo farà in futuro sempre più.

Per adesso sono fiaschi annunciati, come le energie ‘rinnovabili‘ che consumano più di quello che producono e mirabili invenzioni come il monopattino elettrico che, oltre ad essere autocomburente, verrà spazzato via dai primi freddi.

Da ecologista ante litteram, sinceramente inorridito dell’inquinamento che produciamo, l’insostenibilità propaganda mainstream sulla “sostenibilità” mi fa venire le bolle

Tutte baggianate, come l’origine antropica dei cambiamenti climatici che nessuno studio serio ha avallato. Anzi: la Nasa stessa ha dimostrato tutto il contrario, a meno che non si voglia ipotizzare un’influenza umana nelle fasi solari.

Ma tant’è. Guai a chi sostiene il contrario: ghettizzato più di un no vax, si ritroverà irriso e ingiuriato. Se ne discute la legittimità di ammetterlo in TV, prossimamente ci sarà un DDL Zan anche per lui, ci scommetto, per imbavagliare il dissenso.

Ad aumentare il carico mediatico, da sei mesi a questa parte ogni TG manda in onda almeno un servizio sui ‘cambiamenti climatici‘ ad edizione per ogni giorno che Dio manda in Terra.

Fateci caso.

Ogni santo giorno almeno tre servizi su scioglimento dei ghiacciai, innalzamento delle temperature, e disastri annessi. Non che siano panzane, il cambiamento di temperatura c’è, è oggettivo, ma la correlazione tra questi e lo scarico della mia auto Euro 5, sanamente ancora a benzina, ed ancora da finire di pagare, non viene minimamente menzionato né tantomeno suffragato da uno straccio di prova.

Viene però suggestivamente evocato, sullo sfondo, tanto per farci sentire in colpa mentre addentiamo il maccherone nazionale o (peggio) una fettina derivante dagli inquinantissimi allevamenti bovini, le cui emissioni non catalizzate vengono descritte come dirompenti.

Almeno a Roma rimediano facilmente e possono godersi i cinghiali allo stato semibrado cittadino, a km zero.

Invece noi no, ci rimane il manzo scorreggione che fa sciogliere i ghiacci sotto le zampe dell’orso bianco.

Orso bianco che, per la cronaca, ha visto centuplicata la sua presenza rispetto agli anni ’80. Ma tant’è. Sarete eretici se lo farete notare.

Ovvio immaginare che questi servizi ‘giornalistici‘ di stampo terrorizzante, siano commissionati ad hoc per fare passare il messaggio che dovremo sacrificarci per il bene del Pianeta.

Niente auto, moto, carne, aria condizionata, frigoriferi, saponi, acqua, vita.

Quando poi Greta apparirà botulinica e siliconica, dicendoci che erano tutte baggianate, saremo troppo vecchi e stanchi. Pronti per l’eutanasia di Stato.

Così ai Tg in 8G potranno passare servizi sui beoti degli anni ’20 che ci avevano creduto.

E che ci saranno solo dieci anni per salvare il pianeta dalla mini glaciazione. Tra cinquant’anni.

 

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