La liberazione (dalle mascherine) che non c’è stata

liberazione

Oggi, 2 maggio 2022, sarebbe dovuta essere la vera Liberazione. Con la L maiuscola. La Liberazione dalle odiate e mortificanti mascherine. Oggi (ieri, per l’esattezza), ultimi in ordine di compimento, l’Italia ha tolto le mascherine e il green pass. Maledetti loro. Non ovunque, invero, ma in gran parte dei posti.

Tra questi figurano anche i supermercati. E oggi sono andato a fare la spesa. Del resto è lunedì. Entro nel supermercato e mi pare di essere su Marte. O in un film di zombie. Io l’unico senza la mascherina. Mi sono sbagliato, ho pensato. Allora ho avvicinato il direttore e gli ho chiesto spiegazioni (dopo aver ricontrollato anche il nostro articolo). Risposta laconica: “voi potete stare senza, noi (lavoratori) purtroppo ancora no.”

Rinfrancato dalla sua risposta – anche se sono vicino ai lavoratori che la devono obbligatoriamente portare – sono entrato nel negozio. Senza la dannata museruola. E la gente non aveva il coraggio di guardarmi. Chi perché ormai è abituato a vivere con la testa bassa. Chi perché pensava che fossi una specie di untore, chi perché io sì, ho avuto il coraggio.

Nell’arco di quella mezzora che ho passato all’interno del supermercato, ho visto due ragazzi sui 20 anni parlottare tra loro e levarsi il bavaglio. I loro occhi sono tornati splendenti. Una signora, la nonna di tutti, mi ha guardato e ha esclamato: “Già, oggi ci si può levare questa schifezza, si torna a vivere!” Bella questa nonna, avrei voluto abbracciarla.

Un popolo di zombie che hanno Speranza, ma hanno perso la speranza

Ci hanno condizionato. Anzi VI hanno condizionato. Speranza e tutta la cricca di virologi, patologi, immunologi, stronzologi. Vi hanno talmente terrorizzato, reso schiavi, vittime della loro paura di tornare nell’anonimato, che non avete più la forza di tornare a essere voi stessi.

E il tutto con la connivenza delittuosa dei mezzi di informazione. Autentici bombardatori di sciagure sotto steroidi. Velenosi censori delle verità a favore di mezzuomini, ominicchi e quaquaraquà. Vi lascio indovinare chi sono i piglianculo. Giusto per citare il grande scrittore Leonardo Sciascia.

Italiani abbiate la forza di reagire, e di tornare a vivere in maniera normale. Adesso che anche ai piani alti ci hanno dato l’autorizzazione.

 

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