La forze di polizia dicono basta e chiedono la giusta protezione

poliziotto

“Al terzo giorno la polizia si incazzò davvero”. Citando liberamente il Secondo Tragico Fantozzi. Che mi sembra una metafora perfetta per fotografare l’attuale situazione italiana del momento. Sembra veramente di vivere in un film demenziale. Peccato che noi siamo gli attori non protagonisti. Anzi, le comparse.

L’altro giorno, a Roma, tutte le forze di polizia italiane hanno gridato il loro disprezzo nei confronti delle istituzioni nazionali. In Piazza del Popolo, ben rispettosi delle disposizioni Covid, i tutori delle forze dell’ordine hanno cominciato a radunarsi al grido di “Basta aggressioni alle forze dell’ordine”.

E c’è da capirli. Siamo praticamente l’unico Stato al mondo dove i tutori della legge hanno meno diritti dei malviventi (anche i cittadini normali, in verità). La situazione è allarmante e con la complicità di organi di stampa, tanto per cambiare.

Le aggressioni alla polizia sono una costante allarmante

Si parla che un operatore ogni 3 subisce un aggressione, per i motivi più disparati. E la cosa terribile è che non fa nemmeno notizia. Se un poliziotto viene cazzottato da uno spacciatore… beh, fa parte del lavoro. Malamente retribuito e con attrezzatura insufficiente e scadente. Se succede il contrario? Paginate di giornale, politici che si stracciano le vesti, giudici pronti a incarcerare l’agente. La voglia di vomitare è tanta.

“Registriamo un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno. Praticamente più di 235 aggressioni al mese. È indispensabile ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali”. Queste le parole di un responsabile del SAP, il sindacato di polizia. Mi sembra che si commentino da sole.

Da parte nostra, il grido di sdegno nei confronti di una classe politica che si fa bella denigrando le forze dell’ordine, è alto e potente.

Vogliamo le forze di polizia supportate, tutelate e ben attrezzate. Non ne posso più di sentire tiri mancini come “dialogo, comprensione” e altre cavolate simili. Certa gente capisce solo il pugno di ferro? E allora diamo un bel maglio alla polizia. E la possibilità di usarlo.

 

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