La fermezza dello Stato

Non si tratta con i terroristi

La fermezza dello Stato. Lo stato non è la classe politica. Lo stato è un’istituzione che incarna e rappresenta i valori fondanti della  società. Deve mantenere autorevolezza morale, altrimenti cessa.

Il caso Moro

C’è ancora chi crede che lo Stato dovesse trattare, per salvare la vita di Aldo Moro. Il valore della vita umana, prevale su tutto, a detta di questi signori. Io non conosco, tutti i retroscena del caso Moro. Non sono un detective, ed il complottismo non mi interessa in questa sede. Ma mi interessa stabilire un principio.

Cinque servitori dello Stato, tutti gli uomini della scorta di Aldo Moro, giacevano morti per lo Stato. Lo Stato non poteva trattare con i terroristi che li avevano assassinati.

Il Presidente del primo partito italiano, che esprimeva il Presidente del Consiglio dei Ministri, era stato sequestrato dalle Brigate Rosse. Una sfida fortissima all’autorità dello Stato. Lo Stato non doveva trattare con le Brigate Rosse.

Molte persone hanno dato la vita per lo Stato. Lo hanno fatto molti militari, magistrati, gente comune, poliziotti, finanzieri, carabinieri e tanti altri ogni giorno. Lo Stato non li può rinnegare tutti, per tutelare una sola vita.

La domanda di Giovanni Donzelli

Il Vice Presidente del Copasir Giovanni Donzelli, ha posto una domanda giusta. Forse la domanda più importante. In sostanza ha chiesto se alcuni parlamentari si sentano dalla parte dello stato o preferiscano essere dalla parte degli eversivi. Rispondere a questo è un dovere assoluto.Perché il Parlamento è il cuore del paese. Quello che lo guida. Quindi chi siede sui banchi del Parlamento, ha il dovere di essere fedele soltanto alla Repubblica. E di ottemperare al proprio giuramento di fedeltà alla nazione. Un parlamentare deve avere come stella polare la difesa dello Stato e delle libere istituzioni.

Il caso Cospito

Sull’anarchico Alfredo Cospito, lo Stato ha il dovere di mantenere la linea della fermazza. Può scioperare quanto vuole. Ma niente può dissuadere lo Stato dall’applicare la pena, che la magistratura gli ha inflitto. Questo non lo si può fare. Perché Cospito ha attaccato direttamente lo Stato.

Andando a prendere di mira una caserma dei carabinieri. Ha compiuto un atto di guerra, perpetrato con modalità terroristiche. Dunque lo Stato deve mostrare la propria a forza.

Non possono dissuadere lo Stato neppure le minacce degli anarchici insurrezionalisti. Perché lo Stato non cede ai propri nemici. Soprattutto se interni, e soprattutto se terroristi. Altrimenti dichiara la resa. Altrimenti filtra il messaggio che, basta imbracciare le armi per  intimidire le istituzioni, ed ottenere. A quel punto non finirebbero più gli attentati. A quel punto avrebbe vinto il terrorismo.  La nazione verrebbe lasciata nelle mani degli eversivi.

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