La Boldrina e le priorità onanistiche della sinistra italiana

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Intorno a un tavolo ci sono:  Laura BoldrinA, Riccardo Ricciardi dei 5Stelle, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, l’ANPI col suo presidente Gianfranco Pagliarulo (classe 1949, uno che è stato davvero un partigiano) e Silvano Falocco dalla rete Yekatit 12-19 febbraio. No, non è una barzelletta, anche se pare. Ma è un think tank di illuminati che non ha niente di meglio da fare che annunciare una proposta di legge per celebrare la Giornata della Memoria vittime del colonialismo italiano.

“Gli italiani non furono brava gente!” Vaticina o vaneggia la BoldrinA. E gli altri dietro ad annuire seri e seriosi. Concentrati sul ruolo fondamentale che riescono ad apportare allo Stato. Ai cittadini. E li paghiamo noi, questi fenomeni della politica nostrana.

Mi ha fatto ridere il Vice Presidente del Senato che ha dichiarato che presenterà un emendamento per le popolazioni galliche che hanno subito le ingiustizie degli antichi romani. Quel che è giusto, è giusto.

Ma io mi chiedo: certa gente non ha veramente niente da fare? Evidentemente non riescono a riempire le proprie tristi giornate. Potrei suggerire un po’ di volontariato. Farebbero del bene e si sentirebbero in pace con loro stessi e col mondo.

Perché, con le difficoltà attuali dell’Italia in primis, e del mondo subito dietro, riuscire a pensare di presentare una legge per istituire una giornata della memoria delle vittime del colonialismo italiano, ha un che di perverso. Se non fosse una storia vera, sembrerebbe la sceneggiature di un film di John Landis. O di Dario Argento.

E, ripeto, questi potrebbero governarci. Li paghiamo noi. Anzi, ricordo che la BoldrinA è stata Presidente (non presidentessa, accidenti a chi distrugge la lingua italiana) della Camera dei Deputati. Questo dovrebbe essere sintomatico di quanto la politica italiana sia di un livello più basso dell’infimo. In confronto Bertinotti e la Pivetti erano due fini statisti.

 

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