Kissinger diventa centenario

Kissinger diventa centenario.

Nato tedesco, ma diventato una colonna portante della politica estera americana. Kissinger è stato il punto di riferimento di quasi tutte le amministrazioni americane, negli ultimi cinquant’anni.

Gli anni e la mente

Il tempo porta saggezza . Se l’età erode il fisico, e talvolta la mente, quesy secondo caso non riguarda Henry Kissinger.

Kissinger oggi è più lucido che mai. Continua a lavorare intellettualmente. A scrivere, a consigliare. La sua voce non si è spenta, il suo ragionamento non è annebbiato.

Una vita incredibile

L’evento più traumatico della tua vita è stato sicuramente quando, a seguito dell’ascesa del nazismo, iniziò.la persecuzione degli ebrei. Persecuzione che lo toccarono direttamente. Appena quindicenne fu costretto a lasciare il suo paese, per andare a vivere in America con i genitori ed il fratello minore.

Dovette anche  lavorare precocemente, dividendo uno studente lavoratore, per cercare di dare aiuto alla famiglia che a quel punto versava in difficoltà economiche.

La svolta avvenne proprio con il secondo conflitto mondiale, dove il giovane Harry decise di entrare nell’esercito americano, acquisendo la cittadinanza e, vista la sua conoscenza della lingua tedesca, passare all’intelligence. Riuscì a guadagnarsi la stima e la fiducia dei suoi superiori. Terminata la guerra, portò a compimento i propri studi, con una prestigiosa borsa di studio ad Harvard.

I successi

Vista la sua brillante carriera accademica, riuscì ad ottenere una cattedra proprio ad Harvard. Venne contattato dal miliardario Nelson Rockefeller, che gli fece dirigere sua fondazione, e  divenne di fatto un consulente esterno durante la presidenza Eisenhower.

Ma fu con l’amministrazione Nixon che arrivò il vero successo in politica e l’investitura prima a consigliare per la sicurezza e successivamente a Segretario di Stato.

Nonostante le dure critiche che gli pervengono da taluni ambienti, specialmente di sinistra, per il Golpe in Cile del 1973, è  riconosciuto come uno dei più significativi segretari di stato della storia americana.

Animatore della distensione con l’Unione Sovietica, della pace  e del riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese. Fu quest’ultimo gesto che consentì la fine della guerra in Vietnam, e di vincere nel lungo termine la guerra fredda, dividendo il blocco comunista.

Dopo l’uscita di scena, rimase il guru di quasi tutti i politici americani per le relazioni interpersonali.

Incontro con Puntin

All’inizio degli anni 90, a ridosso del crollo dell’Impero Sovietico, Kissinger si recò in Russia, e più precisamente a San Pietroburgo. Li conobbe il capo di gabinetto e più stretto collaboratore del vicesindaco. Un allora praticamente sconosciuto  Vladimir Putin.

Lo stesso Presidente russo ha riferito del loro incontro, dicendo che Kissinger gli chiese se avesse avuto un impiego precedente. Lui rispose che aveva fatto parte del KGB. A quel punto Kissinger avrebbe detto che tutte le persone per bene hanno iniziato la loro carriera nei servizi segreti.

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