Ius soli – “Noi saremmo per lo ius soli puro, ma siamo convinti che prima serva un’opera di sensibilizzazione, di educazione”. Lo dice all’AdnKronos, Mattia Santori, leader delle Sardine, dopo la manifestazione di oggi a Piazza del Popolo, a Roma, convocata in memoria di George Floyd e contro il razzismo, nel corso della quale si è levata la richiesta di approvare la legge per la cittadinanza ai figli dei migranti nati in Italia.
Santori spiega di essere favorevole a una cittadinanza concessa a chi nasca nel nostro territorio, sul modello americano, ma ammette che “quando i diritti umani vengono calpestati per meri fini propagandistici, è difficile affrontare certi temi”. Quindi “prima di parlare di ius soli, bisogna bonificare la narrazione farlocca e strumentale portata avanti da certi personaggi della politica e bisogna finalmente avere il coraggio di fare i conti con la Storia”.
“Questo è l’unico modo che abbiamo per dare dignità ad un argomento così importante e per sottrarlo al rischio di strumentalizzazione”, conclude Santori.
Se lo dice lui, gli crediamo. Del resto il pesciolino ricciuto con la Storia – quella con la S maiuscola – ha una invidiabile dimestichezza. Un mesetto fa, mosso da profonda contrizione, ci ha ricordato di non dimenticarci che ci dobbiamo ricordare, di Aldo Moro. Il pluri premier barbaramente ucciso dalla mafia. Le Brigate Rosse? Non pervenute. Un ragù storico alla bolognese.
Certo che se un pivello ignorantello è in grado di avere peso politico, significa che siamo giunti al capolinea.
Il leader delle sardine ci rifila lo ius sola.
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