ISRAELE E LA GUERRA DICHIARATA
Il 7 dicembre 1941 aerei giapponesi attaccarono la base della Marina Militare Usa a Pearl Harbor causando circa 3000 vittime.
Il 6 e il 9 agosto 1945 furono sganciate due bombe atomiche americane su due città giapponesi Hiroshima e Nagasaki.
Morirono all’istante fra i 250.000 e i 300.000 civili.
Nel tempo immediatamente successivo furono circa un milione i giapponesi vittime delle conseguenze dei due ordigni
Manca un conteggio dei danni e dei decessi.
Avvenuti nei decenni successivi, anche se siamo nell’ordine dei grandi numeri.
In precedenza erano state rase al suolo da bombe incendiarie USA le città costruite perlopiù in legno di Tokio e Kioto. Le stime concordi indicano in 250/300.000 le vittime civili.
Si è ricorsi a questi numeri e a questi eventi per riflettere su questioni emerse a causa delle azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza
Si dibatte se le azioni israeliane siano da classificare come’ genocidio’ o ‘ crimini di guerra e contro l’umanità’.
La disputa dà la sensazione di un esercizio cinico, come se si discutesse se la morte per ghigliottina possa definirsi decapitazione o taglio della testa.
Esercizi verbali, frequenti e odiosi, che non cambiano la sostanza nè sono foriere di pace
Alla questione andava accennato perchè, incredibile dictu, idi questo si parla.
La tematica che più interessa è un’altra, della quale nessuno intende trattare, mentre i più in modo tartufesco si riparano dietro formule-Disneyland tipo ‘ due popoli due stati’,soluzione detestata dalle parti in causa e di neppur pensabile realizzazione.
Quando i giapponesi attaccarono la marina americana in modo improvviso,fu dato inizio a una guerra, dichiarata dagli Usa, gli aggrediti
Quando gli americani commisero gli orrori nucleari e di distruzione col fuoco,nessuno.
Ha mai imputato agli U.S.A., la sproporzione abissale fra il numero di vittime provocate dal proditorio attacco aereo del 1941 e quelle causate dai bombardamenti americani del 1945.
In ciò non c’è nessuna benevolenza, ma una corretta valutazione degli accadimenti.
I giapponesi avevano provocato una guerra gli Stati Uniti intendevano vincerla.
Non è che gli Usa interpretarono l’atto aggressivo e la violazione dello spazio statunitense come atto degno di rappresaglia
Lo interpretarono per cosa era, un atto di guerra, proditorio, senza preavviso, criminale per leggi che fra gli uomini regolano anche gli atti bellici.
Il 7 ottobre 2023 gruppi armati provenienti dalla Striscia di Gaza invasero il territorio di Israele in guisa criminale e senza preavviso.
Furono uccise 1200 persone,di cui 900 civili.Furono rapiti in circa 250 fra i quali 30 bambini anche infanti in gran parte poi assassinati come molti dei rapiti. Fu attaccato anche un festival musicale dove furono uccisi 364 giovani e rapiti 44.
Si contarono 200 dispersi
Vi furono numerosi casi di stupro e violenze sessuali durante l’atto aggressivo come poi fra le persone prese in ostaggio.
Israele, a seguito dell’attacco di Hamas, ha formalmente dichiarato guerra avviando la guerra di Gaza
Quello che i più ( se non la generalità di politici e commentatori ) si rifiutano di capire è che Israele non compie rappresaglie o ritorsioni, ma ha intrapreso una guerra,peraltro formalmente dichiarata.
Chi lamenta la sproporzione fra vittime provocate e subite non è in tema e forse neppure in buona fede
Israele è in guerra con Gaza e conduce la guerra per vincerla senza possibilità di censura alcuna.
Da qui sorge anche l’illegittimità piena e ignorata del Tribunale dell’Aja che accusa il leader israeliano di crimini contro l’umanità.Gli atti di guerra restano tali e sono incensurabili se hanno fini offensivi di indebolire il nemico per provocarne la resa.
Tantopiù se fra civili e belligeranti v’è un intreccio inestricabile e indistinguibile come a Gaza
Se Hamas non si arrende Israele più che il diritto ha il dovere di combattere ,bombardare,compiere atti di guerra legittimi nell’uso degli strumenti offensivi.
Nessuno perseguì gli Usa per le orrende azioni compiute al fine di vincere e di fare arrendere il nemico. Lo stesso dovrebbe valere per Israele
Che poi si lamenti l’orrore, che si invochi la pace, che si esorti Israele a cessare gli atti violenti e pure Hamas ( anche se per il vero questo non si è sentito nè letto ) è un altro discorso .Lì ci pensano i papi vecchi e nuovi e gli ambasciatori di pace,più o meno interessati.
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