INPS per la Famiglia: «Non trova il PIN e fa i selfie da coniglietta?». I moderatori su Facebook sbottano con gli utenti per il Reddito di cittadinanza

INPS per la Famiglia, la pagina Facebook dell’ente di previdenza, nelle ultime 24 ore è stata bombardata da domande e richieste di ogni tipo riguardanti il Reddito di Cittadinanza. Fin qui nulla di male, anzi. Ben venga un canale di comunicazione diretto che agevoli il cittadino.

Il problema è che fra domande puntuali, richieste bizzarre e qualche difficoltà dei gestori della pagina nel rispondere, quello che sembrava essere un banale post di servizio è diventato una sorta di manifesto emblematico del rapporto tra gli italiani e la PA digitale. Non è tanto l’argomento, ovvero il reddito di cittadinanza, bensì la complessità del tema che sembra sposarsi poco con i limiti imposti dalla comunicazione sui social.

“Chi ha ricevuto sms e/o mail da Inps con accettazione della sua domanda può verificare l’importo negli esiti della sezione Reddito di Cittadinanza dei servizi online Inps accedendo con PIN dispositivo o Spid da questo link”, si legge nel post. Dopodiché si può scorrere un profluvio di commenti di ogni tipo: alcuni dannatamente comici.

“INPS per la Famiglia scusate volevo sapere se nell’importo è compreso l’affitto?”, domanda legittimamente una utente. “Ci stiamo informando su questa tematica”, risponde il gestore della pagina, con correttezza. Dopo meno di un’ora spunta un altro utente nel thread: “Scusate INPS, vi siete informati?”.

“Non abbiamo risposte”, risponde INPS. “Ok! Io ho chiamato il vostro call-center, mi ha risposto una signora, e non lo sa neanche lei se é compreso l’affitto nell’importo erogato! Comunque mi faccia sapere,grazie!!!!”, rilancia l’utente. “Non lo sa perchè come me è in attesa di indicazioni altrimenti le avrei detto di chiamare il contact center”, risponde laconicamente INPS.

E così via, fino a punte di umorismo inarrivabili. “come si fa a risponderle a una domanda senza aver accesso alla sua pratica. Ma non può andare alle poste a chiedere lo SPID o chiedere il PIN online? passa intere giornate qui, ne avrebbe fattti 1000 di SPID o PIN nel frattempo”, scrive INPS a una utente piuttosto spaesata. Oppure ancora, sempre INPS: “Ma insomma!!! Deve avere SPID e PIN che non ha richiesto nonostante glielo abbiamo detto 1000 volte” “Non trova il PIN e fa i selfie da coniglietta?”.

 
 

Migliaia di commenti e risposte che lasciano perplessi. Da una parte è evidente che il canale Facebook ha qualche limite strutturale, dall’altra è assai probabile che alcuni utenti abbiano bisogno di un aiuto anche per comprendere semplici testi.

Non a caso il gestore della pagina INPS per le famiglie alla fine nella totale disperazione scrive: “I commenti di altri utenti NON devono essere commentati e NON dovete rispondere al posto nostro. I commenti che hanno più di due risposte da parte di altri utenti, poichè ingestibili da parte nostra, verranno cancellati in applicazione della nostra netiquette. Questa è una PAGINA ISTITUZIONALE non un forum ed ha delle regole che voi accettate scrivendo qui. Grazie”.

Se anche gli enti pubblici diventano leoni da tastiera sui social network, significa che sia proprio alla frutta.

 

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