Il ‘Viva Maria ‘ di Elly e Conte
La conquista dell’Italia da parte di Napoleone Bonaparte, generale della Rivoluzione francese, provocò rivolte popolari, le cosiddette ‘insorgenze’.
La più notevole si propagò da Arezzo il 6 maggio 1799.
I francesi furono cacciati e furono sconfitte le divisioni del generale MacDonald inviate dal Bonaparte a sedare la rivolta
Dopo la vittoria si mise in marcia uno strano esercito, comandato da una giovane donna affiancata da un frate che minacciava pene e morti orrende ai nemici.
Era l’esercito della ribellione ( insorgenza) del ‘ Viva Maria’ in nome della’ Madonna detta ‘ del Conforto’ protettrice delle popolazioni aretine.
La rivolta era nata contro i francesi ,in nome di Maria , contro tutto e a favore di tutto, in una confusione che poi fece testa e zampe ai rivoltosi e alle loro confusionarie istanze
Di questo marasma dà conto un cronista del tempo che meglio di tutti fotografa quali fossero gli scopi e gli ideali di questa specie di armata e di che armata si trattasse:’ Gli insorti rammentano poco il Granduca, fanno inserire negli atti pubblici il nome dell’imperatore. Ma poi dicono di voler una repubblica a parte e di essere governati dalla Madonna”.
Un minestrone difficile da cucinare e da digerire.
Il 7 giugno 2025 decine di migliaia di cittadini si misero in marcia verso piazza s. Giovanni di Roma
Erano guidati da una giovane donna, affiancata da un predicatore che minacciava sfracelli e maledizioni imperiture.
Era invero una marcia confusionaria .
Si erano riuniti per la pace e la fine dei bombardamenti a Gaza.
Ma poi gridavano morte a Israele che non è un’invocazione di pace
Anzi è proprio una cosa diversa.Inneggiavano non ai due popoli e i due stati ma alla Palestina le cui bandiere garrivano al vento come nella curva sud di uno stadio di calcio.
Poi però c’erano altri che imprecavano contro il governo italiano colpevole di non godere il loro consenso come se fosse lui il responsabile dei bombardamenti.
Anzi c’era anche chi – migliaia e migliaia- lo facevano responsabile delle morti nella Striscia
Tantissimi inneggiavano all’antifascismo e a cantavano Bella Ciao, immemori che proprio i palestinesi erano i primi alleati dei fascisti e nazisti e che costoro avevano iniziato ma non terminata l’eliminazione dei figli di Israele punto primo del programma di Hamas.
Poi la più strana di tutte : il giorno dopo si sarebbero svolti dei referendum e vigeva il silenzio elettorale.
La giovane che li guidava, il predicatore e altri sventolando le bandiere dei partiti di appartenenza incitavano,al voto a favore della partecipazione e dell’adesione ai quesiti
Il cronista annotava ” La folla inneggia alla pace, ma poi vuole la guerra e la sconfitta di uno dei contendenti, inveisce contro il loro governo che è estraneo al conflitto ma gli dá tutte le colpe del sangue che scorre anche se come i dimostranti chiede la pace a Gaza.
La folla grida il proprio antifascismo e dimentica che i palestinesi hanno gli stessi scopi del nazifascismo di cui furono fedeli alleati.
Poi tutti senza pudore fanno campagna elettorale vietata per dei quesiti referendari e per la partecipazione al voto
Così che tutto finì per sembrare una grande messa in scena per farsi propaganda, mescolando bimbi uccisi e quorum.
Come gli imbonitori che ti promettono mari e monti e ti vogliono rifilare una sôla
Così il cronista.
Il redattore di questa nota è facile profeta nel prevedere lunghissima vita al governo Meloni
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