Ma il Sindaco di Firenze si “scatena” quando gli arrivano le foto della stazione sul cellulare? Dopo due anni non gli è mai capitato di passarci? Un treno per Roma lo avrà preso? In fondo la fatica sarebbe poca, dista solo 500 metri dal suo ufficio.
Dobbiamo assistere a questo continuo teatrino, a questo continuo scaricabarile. In cui a rimetterci sono solo i cittadini.
La sicurezza della città non è compito suo ma della prefettura. Lotta con tutte le sue forze per la ruota ma dice: è il Soprintendente che non la rinnova. La stazione ridotta così da anni, pessimo biglietto da visita della città con i suoi pali in ogni dove, la delinquenza indisturbata, deve essere senz’altro colpa mia!
L’elenco delle responsabilità mancate verso la città sarebbe lungo. Ma chi è abituato a lavorare, sa bene che se sei in cima alla scala gerarchica le responsabilità sono sempre tue.
Un Sindaco non deve fare solo il compitino, oppure “scatenarsi”. Un Sindaco, come tutte le figure “alte” che rappresentano persone, deve possedere leadership, capacità di incidere nella realtà. Possedere capacità di persuasione, realizzare alleanze a favore della città con il pubblico ed il privato.
Non basta il compitino istituzionale
I compiti ma soprattutto i doveri di un Sindaco verso la città ed i cittadini vanno oltre quelli che sono i meri compiti e competenze istituzionali. Per fare il compitino basta un funzionario che prende atto e non va oltre.
La politica è altra cosa. La politica è avere una visione e rispondere alle esigenze. Far valere nelle sedi istituzionali il proprio ruolo (anche se non ci sono competenze dirette) su scelte che riguardano l’efficienza ed il decoro, ad esempio di infrastrutture.
Il sindaco è, anche moralmente, la prima autorità cittadina. E nel rispetto delle istituzioni lo deve dimostrare tutti i giorni.
Se c’è un problema serio dove non hai competenze dirette, vai al ministero, si pianifica, si concorda, si sollecita. Non ci si “scatena” ma si risolve.
Un Sindaco, specie se di Firenze, ha l’autorevolezza per farlo.
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