Il presidente della Campania De Luca indagato per falso e truffa

de luca

Campania – E’ nata da un incidente stradale l’inchiesta della Procura di Napoli che vede coinvolto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il Governatore è indagato per falso e truffa. La vicenda nasce dalla nomina di 4 vigili urbani di Salerno a ruoli di responsabilità nella Segreteria del Presidente della Giunta regionale. L’incidente stradale in questione risale al 15 settembre 2017. Nell’occasione una ragazza di 22 anni a bordo di uno scooter venne investita dall’auto di De Luca. La vettura percorreva via Giovanni Negri in direzione opposta rispetto a quella consueta; secondo quanto permesso da un’ordinanza del Comune risalente al 2008 (anno in cui De Luca era sindaco di Salerno) per i “veicoli forze di polizia”.

I dipendenti della Polizia municipale

Alla guida dell’auto del presidente sedeva Claudio Postiglione. Dipendente, appunto, della Polizia municipale di Salerno; nominato con decreto del presidente della Giunta regionale nella Segreteria del presidente. Insieme ad altri tre colleghi.

Gianfranco Baldi, nominato responsabile Rapporti con Conferenza Stato-Regioni. Conferenza unificata e organi legislativi nazionali.

Giuseppe Muro, nominato responsabile Rapporti con i consiglieri regionali.

Giuseppe Polverino, nominato responsabile Rapporti con Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

Tutti per l’intera durata del mandato presidenziale

Sono proprio i decreti 62, 63, 64 e 65 del 10 marzo 2016 quelli finiti sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati napoletani. Ma il particolare del vigile urbano di Salerno alla guida dell’auto del presidente della Regione Campania non sfuggì alle opposizioni. L’allora consigliere regionale di Forza Italia Severino Nappi (oggi candidato con la Lega), al riguardo presentò un’interrogazione.

Nell’interrogazione, Nappi chiedeva di conoscere “le ragioni per le quali l’autovettura dell’ente in uso al presidente della Giunta risulti abitualmente condotta da personale diverso da uno dei circa 20 dipendenti in ruolo presso l’Amministrazione regionale inquadrati con mansioni di autista”.

E le disposizioni normative “in forza delle quali è consentita tale assegnazione a soggetti inquadrati e assegnati allo svolgimento di funzioni differenti”; e “che consentono l’attribuzione al dipendente pubblico in tale contesto di un trattamento economico corrispondente a quello di dirigente”.

Nappi chiedeva infine di conoscere “la rispondenza al vero che analoghe mansioni del Postiglione e analogo trattamento economico corrispondente a quello di dirigente siano stati attribuiti anche ai signori Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro e Giuseppe Polverino. Tutti dipendenti del Comune di Salerno con inquadramento nei ruoli della locale polizia municipale e tutti comandati presso l’Amministrazione regionale”.

 

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