Il Ponte sullo Stretto ci è già costato un miliardo di Euro

Fenomenologia di un'opera annunciata da decenni e mai realizzata

Stretto

Del Ponte sullo Stretto di Messina si parla da decenni: eterno cavallo di battaglia di chi vorrebbe un riscatto del Sud e spauracchio di chi teme che sia una cattedrale nel deserto.

In più sicuramente tale opera ingolosirebbe la criminalità organizzata, che non si fa sfuggire ogni fonte di guadagno nella realizzazione di opere in Sicilia come nel resto del Paese.

Persino Nello Musumeci e i 5 Stelle sono interessati ormai.

I costi di realizzazione

Ma quanto costerebbe erigere il Ponte?

Il costo complessivo per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina – in base al progetto attuale – è di 7,1 miliardi di euro.

E ne è già stato speso uno di miliardi solo per avere un rendering virtuale.

2,9 miliardi sarebbero necessari  per la costruzione del ponte, 3,1 miliardi per le opere di accesso al ponte lato Calabria e Sicilia e 1,1 miliardi per le opere accessorie di miglioramento della viabilità.

E chi pagherebbe?

I costi  sarebbero interamente coperti accedendo alle opportunità di defiscalizzazione (Ires, Irap e Iva) per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro e accedendo a una serie di fondi che vanno dal fondo Ten-T europeo per il corridoio Mediterraneo-Scandinavo, il fondo per l’emergenza Covid-19 (Pandemic emergency purchase programme) della Banca Centrale Europea., e infine gli High Impact Social Bond, ovvero quello stock di risparmio nazionale depositato in strumenti di liquidità.

Tutto qui? E allora facciamolo, si calcola che l’impatto benefico produrrebbe un moltiplicatore di ricchezza pari a 2,5 il costo vivo. In pratica un beneficio sulle casse pubbliche di più del doppio.

Forse in uno Stato ben organizzato.

Nel nostro Paese di Bengodi, infatti, il Ponte un miliardo di Euro se l’è già inghiottito, senza neppure posare una pietra.

Un miliardo per il ponte sullo Stretto è già stato speso

La fattibilità ci è già costata 960 milioni di euro.

Spese clientelari e di incarichi professionali per un’opera ancora neppure progettata interamente, ferma agli studi di fattibilità.

E sono già stati stanziati da Draghi altri 50 milioni di euro per il nuovo progetto di fattibilità da concludere per giugno 2022.

Un miliardo di euro tondo tondo.

Nella procedura di liquidazione della società Stretto di Messina, la Corte dei Conti ha calcolato che questa società ha speso dal 1981, anno della sua costituzione, al 2013, anno della decisione di liquidarla, 958,292 milioni di euro.

A cui vanno aggiunti altri sei milioni dal 2013 al 2016, perché la società esiste ancora, e spende: consulenze, incarichi, mazzette “promozionali”.

In più è in corso la vertenza giudiziaria avviata da Eurolink, la società che ha vinto l’appalto per la progettazione e la costruzione del ponte, per ottenere un indennizzo per la mancata realizzazione dell’opera.

Se Eurolink vincesse la causa altri 700 milioni di euro andrebbero in risarcimento.

 

Leggi anche: https://www.adhocnews.it/incendi-in-sicilia-ecomafie-e-pannelli-solari/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

Seguici su Google News: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version