Il peso delle parole sbagliate di Letta. Le parole incerte della BoldrinA

Le parole sono macigni. Specialmente nel mondo online di oggi, dove la rete vede tutto e non si scorda di niente. Enrico Letta, il meraviglioso, onnipresente stratega della campagna elettorale del centrodestra, non perde occasione per consegnare alle onnivore bocche dell’etere perle di saggezza.

Già scrissi di come ogni volta che “stai sereno Enrico” parli, la destra guadagna un punto percentuale (Enrico Letta, candidato principale di Fratelli d’Italia). E infatti, se c’è una cosa che non possiamo minimamente contestare a Letta “di scorta” (nemmeno da paragonare a Gianni), è la mancanza di coerenza nella sua autolesionistica strategia politica.

Mi è capitata per le mani una sua frase con tanto di hashtag che Enricuccio ha sparato su twitter: IO LO PENSO E LO DICO, #VIVALEDEVIANZE.

In un primo momento pensavo di essere sul profilo di Lercio, o al massimo di Zelig. Poi invece ho visto che è proprio quello di “stai sereno”. 

Per cercare di accaparrasi i pochi voti di chi orbita nella colorata, fantasiosa, libertina e lisergica galassia LGBTQIA+ (ogni giorno aggiungono una lettera, non ci si sta più dietro, e magari nemmeno davanti, che non si sa mai), Enrico spara caz…perate a ruota libera.

Perché in questo modo sdogana e avalla anche devianze come la necrofilia, la pedofilia, la zoofilia.

Quindi nel PD è lecito fare sesso coi bambini

Già, perché se Letta caldeggia e sponsorizza le devianze, per lui il sesso coi bambini è una cosa bella. Andare per morti è lodevole. Correre dietro a capre e galline (o cavalli, a seconda dei gusti) è da incentivare. Sono o non sono devianze pure quelle? Grande Enrico: la follia in libertà.

Se fossi un elettore del PD, e ringrazio Nostro Signore di non esserlo, avrei molta difficoltà a farmi rappresentare da un tale individuo. Che non perde occasione per rendersi ridicolo. Anzi tenero. Perché ad uno così, non puoi che fare una carezza sul capo e mandarlo in un centro di recupero assieme alla sua nuova amica BoldrinA che va a filmare i culi pieni di mosche dei migranti barboni. Delirando e parlando in un italiano incerto e stentato. Quegli stessi migranti che la loro fazione politica vogliono a tutti i coti in Italia, per ingrassare le cooperative facenti capo a familiari o amici.

 

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