Il pericolo nucleare

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Il pericolo nucleare, mai come ora si sta rivelando concreto. O la politica prende il sopravvento, o sarà una catastrofe. Ora Svezia e Finlandia vogliono aderire alla Nato.

L’Ucraina, verrà a breve valutata per l’Unione Europea. Poca roba. L’Europa non manda truppe da nessuna parte.

Ma i due paesi scandinavi rischiano di destabilizzare una situazione già critica. Lo ha detto apertamente l’ex presidente russo Dmitrij Medvedev. Parlando apertamente di rischio conflitto nucleare.

Tutto il mondo sta chiedendo a Joe Biden di riprendere il dialogo con Mosca.

Perché proprio questo è impensabile. L’assenza di confronto, con chiunque abbia l’atomica, è una scelta folle. Tutti i peggiori conflitti nella storia sono sorti, sottovalutando la determinazione dell’avversario.

La Russia crede in Putin

La Russia è determinata a tutelare la propria sfera di influenza.  Ad impedire l’avvicinamento della NATO ai propri confini. In Occidente continuiamo a pensare, che non arriveranno a premere il fatidico bottone. Ma fino ad ora abbiamo sbagliato i nostri calcoli sulla loro granitica volontà nazionale.

Ormai tutti sono costretti ad ammettere che, nonostante il protrarsi del conflitto, i russi sono sempre più dalla parte di Putin.

Ora possiamo continuare ad azzardare. Oppure decidere di abbassare il livello dello scontro. Di far prevalere la politica.

L’invio di armi all’Ucraina non aiuta.

Riempire un paese di armi, non risolve i problemi strutturali di un apparato in lotta con un altro molto più forte.

C’è una sproporzione troppo netta tra i due eserciti. Ogni giorno che passa rischiamo però di scivolare verso l’abisso. Di vedere degenerare alle estreme conseguenze il conflitto.

I media per la guerra

Come anche il coro pressoché unanime degli organi di informazione, teso a demonizzare chi ricerca il dialogo, peggiora solo le cose. Soffoca sotto una cappa oppressiva, tutte le migliori istanze in favore del confronto.

Viene sempre in mente quanto affermato dal grande generale americano Omar Bradley: l’unico modo per vincere una guerra nucleare è quello non farla scoppiare.

Giusto!

Ma per non farla scoppiare serve il dialogo.

Serve il confronto. Serve il ritorno al primato della politica di quelle nazioni, che sono le prime a rimetterci dalla durata del conflitto. Inoltre serve che gli stati europei, perché l’UE come al solito non riesce ad essere un attore unico, si mobilitino per evitare il peggio .

Un peggio sempre più vicino a noi.

 

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