Il PD sta perdendo colpi su colpi. Diciamocelo chiaramente: non ne azzecca più una. Specialmente dalle parti della Toscana, è uno stillicidio di figure meschine. Ma con un fil rouge costante: è sempre colpa di qualcun altro. La sana autocritica: questa sconosciuta.
Andiamo a fare un po’ di chiarezza, con alcuni esempi per rendere più semplice la comprensione di questa debacle piddina in salsa rossa.
Teatro della Pergola
Il glorioso teatro fiorentino della prosa è passato da essere Teatro Nazionale a teatro cittadino. Sotto la guida del nuovo direttore Stefano Massini, molto caro al sindaco della città, è stato fatto un cartellone (guardacaso) che strizza l’occhio alla sinistra e all’estrema sinistra. Ma più che altro è nata una voragine di bilancio enorme.
La colpa mica è di Massini, o di chi amministra il teatro. Giammai! La colpa è del Governo e del Ministro della Cultura Giuli che si è beccato dall’ex sindaco Nardella di “neofascista culturale”. Del resto il vecchio tormentone dei fascisti, torna sempre comodo. Specialmente quando non si sa che dire.
Festa dell’Unità di Fiesole
Dopo 73 anni di onorato servizio, la Festa dell’Unità di Fiesole non si farà. Si può dire che il morto era ormai sulla bara, perché alle Feste dell’Unità, quelle poche rimaste, non ci andava praticamente più nessuno. E alla fine, anche la rossissima Fiesole ha dovuto alzare bandiera bianca. Del resto nel PD sono sempre meno i vecchi militanti che si riconoscono nelle dinamiche del partito. Specialmente a Firenze e Fiesole, coloro che votano PD non vanno di certo a mangiare alle Feste dell’Unità, preferiscono un ristorante di pesce a Capalbio o a prendere un aperitivo in qualche villa di Forte dei Marmi.
La colpa però mica è di una spirale involutiva del partito, che preferisce sventolare bandiere palestinesi al gay pride (senza rendersi conto che quest* signor* in Palestina verrebbero tutti condannati a morte). No! La colpa è della burocrazia.
Il sindaco e il vice-sindaco di Prato
Ilaria Bugetti è, anzi era, il Sindaco di Prato. Eletta, indovinate un po’? Nelle liste del PD. È stata costretta alle dimissioni perché beccata assieme al Vice Sindaco, con le mani nella marmellata. La marmellata in questo caso sono tangenti. Mannaggia: se ne sono accorti.
E ovviamente anche qui la colpa mica è loro: del resto il sistema PD in Toscana è sempre andato benissimo, non si capisce perché ora non vada più bene. Ah già: perché c’è un Governo di destra e con una filosofia fassista inquisitoria e squadrista che va a destabilizzare quello che per anni aveva funzionato perfettamente. La colpa è dei fascisti, non di chi si è fatto corrompere.
Alla fine al PD toccherà prendere una figura di riferimento che possa fare da parafulmine a tutte le sciagure (fasulle e fassiste) a cui stanno soccombendo. Potrebbero sentire Zio Michele: ha stato io!
P.S.
Tra poco ci sono le elezioni regionali. Magari, quando andate a votare, ricordatevi che stanno facendo questi qui.
Leggi anche: Bugetti, l’emblema del Sistema Toscano del PD
https://www.adhocnews.it/www.facebook.com/adhocnewsitalia
