Il Pd e il dramma della Festa dell’Unità: dopo le Cascine scartato anche Novoli, ipotesi Varlungo. Ultima chance le panchine dei giardinetti

Il Pd perde pezzi da tutte le parti. L’organizzazione della Festa dell’Unità è più che mai in ritardo. Colpa dell’impegno profuso dal partito per le amministrative, è la motivazione ufficiale, in realtà pare che il primo problema da risolvere sia piuttosto quello economico.

Da anni la festa si è sul filo del rasoio, un fardello per l’economia di partito, quest’anno le cose vanno peggio del solito. Pensate che non è nemmeno aumentato il numero degli sponsor, chi l’avrebbe mai detto. E’ partita una lettera a tutti i parlamentari eletti per battere cassa. C’è dei soldi di tutti per la manifestazione politica più importante sul territorio, e per salvare la faccia.

Scartata a malincuore la sede più amata, quella del parco delle Cascine, la scelta sembrava caduta sul nuovo parco di Novoli (fra viale Guidoni e via di Novoli), Un mese fa i giochi sembravano quasi fatti, invece niente.

Fatti due conti pare che i costi nel parco di Novoli finiscano per essere più o meno gli stessi che alle Cascine. Nelle prossime 48 ore ci sarà l’ennesimo sopralluogo, stavolta a sud della città, nell’area del Tuscany Hall, fra Bellariva e Varlungo. Spazi verdi dietro il teatro che si affacciano sull’Arno. Piccoli piccoli, almeno li riempiono. Forse.

 

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