Il multiculturalismo è la fine dell’Occidente

multiculturale

Io sono contro una società multiculturale. Su questo non ho mezze misure. Non mi ritengo un estremista. Non mi ritengo un populista. Non mi ritengo neppure un feroce razzista con la bava alla bocca. Penso soltanto che una società per resistere debba avere una cultura prevalente che faccia da collante.

L’Italia è un paese occidentale e cristiano; con una storia propria, tradizioni proprie, una cultura propria. Andare verso il futuro non vuol dire dimenticare il passato. Anzi spesso è nella storia che leggiamo il futuro. È in quello che è stato la mappa per l’avvenire.

Solitamente si perde la strada quando si dimentica da dove si viene. E non vuol dire non guardare al progresso. Sapere da dove veniamo devi solo renderci più forti e determinati ad arrivare dove stiamo andando.

Ma il punto è proprio questo: abbiamo dimenticato chi siamo e per questo non siamo in grado di costruire un futuro. Possiamo solo subire un futuro.

La società multiculturale non è una società, perché si basa su comunità autonome. È semplicemente il riassemblamento di varie comunità che abitano su uno stesso territorio.

Questo nella storia dei grandi imperi era molto comune. Ma c’era sempre uno stato prevalente, dei princìpi prevalenti e poi più o meno (a seconda dello Stato e del tempo) l’autonomia delle comunità.

Multiculturalismo a senso unico

Ma il problema del moderno Occidente è di aver abbracciato unilateralmente il multiculturalismo. Le grandi civiltà extra occidentali non hanno certo aderito a questa nostra tendenza. Grandi stati nazionali orientali continuano la loro evoluzione nel rispetto della loro civiltà, così come vale per il mondo islamico.

Anzi paradossalmente le comunità provenienti da questi paesi che sono venute a vivere in occidente, rimangono enclavi dove la loro cultura di origine resta intatta. I loro giovani vengono educati secondo i principi del paese di origine.

Non si tratta degli immigrati italiani che alla seconda generazione si sentivano americani, o belgi o argentini.
Grazie anche alle nuove tecnologie che permettono contatti quotidiani costanti, il resto del mondo sta penetrando l’occidente. L’occidente vincitore della guerra fredda non sta penetrando il resto del mondo con i suoi valori liberaldemocratici.

Forte crisi demografica

Perciò ancora l’occidente sta soffrendo una delle più gravi crisi demografiche della propria storia. Dunque i nuovi cittadini dell’occidente provenienti da questa comunità crescono e si sentono parte di altri comunità nazionali.

Emblematici i calciatori tedeschi di origine turca che dedicarono la vittoria al premier Erdogan e non a Frau Merkel.

Poi è ancora peggiore la tendenza degli occidentali a doversi permanentemente vergognare della propria cultura ed adeguare a quella degli altri. In quale paese extra occidentale vengono concesse deroghe costanti al diritto corrente, interpretazioni giuridiche favorevoli in base alla cultura non autoctona?

Grandi potenze come la Cina, Russia, i Paesi che fanno riferimento alla cultura islamica, l’India si ritengono, e non a torto, grandi protagonisti della globalizzazione. Riprova che chissà conservando la propria identità, sta vincendo due importanti battaglie :quella globale e quella culturale.

 

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