Il mostro di Ancona: 70 anni prima de “Lo Squalo”, la strage nell’Adriatico

Quattro persone divorate da uno squalo mai catturato. La notizia, da Ancona, arrivò addirittura in Spagna

Quattro persone uccise in un solo giorno da uno squalo rimasto anonimo, mai catturato. Neanche Bruce, il leggendario pescecane (meccanico) de Lo Squalo riuscì a fare tanto. Infatti, se il “personaggio” del best seller di Benchley e del film omonimo di Spielberg “uccise” in totale cinque persone ed un cane nell’arco di alcuni giorni ad Ancona, nel 1904, un esemplare sconosciuto divorò quattro sventurati in una sola mattinata.

Allora gli attacchi erano già registrati.  Certo, a differenza del 1975 (anno in cui uscì il celebre film di Spielberg), nel 1904 i bagni di massa erano ancora cosa rara. Anzi, il poco turismo balneare si concentrava sulle spiagge ed in pochi si tuffavano per una nuotata. La tintarella era snobbata dagli uomini e dalle donne, poiché l’abbronzatura  era considerata carattere distintivo di contadini e marinai (di ceti bassi, dunque, persone abituate a lavori duri sotto il sole). A tal riguardo, importante è la ricostruzione degli attacchi di Jersey Shore del 1916 quando, fra il 1° ed il 12 luglio, quattro persone furono ferite mortalmente da squali, due delle quali nel fiume Matawan.

Inutile dire che Benchley, per il suo Lo Squalo, si ispirò a questi fatti… Va bene, nelle foto del tempo la maggior parte dei “bagnanti” era vestita con l’abito della domenica e passeggiava per la spiaggia. Le attività in mare erano riservate (si vede in una foto del tempo) ai “pazzi che si vogliono bagnare” o agli sportivi. Un servizio di vigilanza c’era già ma, dobbiamo ricordare, era pur sempre il 1916 e di animali marini si sapeva ben poco.

In Italia il primo stabilimento balneare sorse nel 1827, ai tempi del Granducato di Toscana. Seguirono, nei decenni successivi, installazioni a Rimini, Venezia, Livorno e a Senigallia 20 chilometri a nord di Ancona. Ma, come detto, il turismo balneare era per pochi eletti e non tutti si tuffavano.

Va da sé che i quattro sventurati del 1901 potessero essere, più probabilmente, pescatori o marinai che si godevano un momento di frescura nel caldo estivo. La notizia dell’attacco mortale deve aver suscitato grande scalpore nazionale ed internazionale, se addirittura due quotidiani in lingua spagnola la riportano sulle rispettive edizioni:

 

Notizia Generales: Comunican de Roma que en la playas de Ancona un Tiburon devorò a cuatros bañistas (Diario del Comercio, 1° luglio 1904). Medesime parole le riporta, nell’edizione del 1° luglio, il quotidiano Los debates : diario político defensor de los intereses de la comarca.

 

L’assenza di ulteriori fonti e la mancanza di un luogo preciso impediscono di fornire un ulteriore contorno a questa vicenda che, se vera, farebbe dell’attacco di Ancona il più terrificante mai avvenuto dopo l’affondamento dell’USS Indianapolis e della HMS Laconia, tragedie che videro gli squali divorare decine di marinai statunitensi ed italiani.

 

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