Il Festival è finito e Mattarella è eletto. Da domani siamo di nuovo tutti virologi

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Mutuando un grande Riccardo Garrone in Vacanze di Natale: e anche questo festival se lo semo levato dalle palle. Come ho avuto già modo di scrivere, il festival dell’imposizione mediatica del diverso.

Quel circo a tre piste, dove l’espressione massima di mascolinità è stata prodotta da due ottantenni come Massimo Ranieri e Gianni Morandi. Dove ha vinto un tizio vestito con tovaglia fatta all’uncinetto dalla nonna.

Dove si è provato a dare risalto alle cosiddette minoranze portando sul palco persone destinate a figure non proprio decorose. Per impreparazione al palco, non per motivi di pelle o di gusti. Un festival dove la figura del leone è stata fatta da un attore. Un professionista che recita la parte della nobildonna fiorentina. E che ha messo in fila tutte le altre co-conduttrici, per bravura e professionalità.

Ho adorato quando Drusilla si è presentata in vestaglia dicendo di “fare una cosa di giorno”. Perché non si può fare le 1.30 di notte. Io ho sonno e il programma sonoro è soporifero.

Piccola nota di stile. C’è voluto un uomo per dare lezione di stile di abbigliamento e di comportamento alle donne.

Adesso, se Dio vuole, questa forzatura dell’appiattimento della distinzione di genere è finito. Laus Deo! Andatevi a comprare una maglietta per coprirvi e l’acetone per levarvi quel ridicolo smalto dalle unghie, che non vi si può vedere.

Per favore, trovate una RSA alla Rettore. O almeno un vestito lungo e qualcuno che le spieghi che ha una certa età.

E da domani che si fa?

Adesso che è finita, non sentite anche voi un senso di vuoto nelle vostre vite? È finita anche la soap opera del Presidente della Repubblica.

In questo mondo al contrario abbiamo assistito anche Bergoglio che va da Fazio e non viceversa, come accadeva quando il valore delle cose e dei ruoli aveva un senso. Ma forse Bergoglio voleva dare forza e risalto alla sua posizione laica di sinistra. Come se qualcuno nutrisse ancora dubbi in proposito.

Quindi domani è lunedì. Oggi rincoglionitevi pure il cervello con i salotti televisivi sul dopo festival. Dovete anestetizzarvi ancora di più il cervello. E mi raccomando: da domani vi voglio nuovamente tutti virologi.

 

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