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Home Cronaca

Il cielo su Firenze, due ragazzi che volevano volare

di Paolo Sebastiani
17 Dicembre 2020
In Cronaca
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Cielo
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“Chi vola vale, chi non vola non vale, chi vale e non vola è vile”. Mi è sempre piaciuto il motto dell’Ala Littoria. Sembra uno scioglilingua, ma è tutt’altro. Contiene un messaggio prezioso. Cerchiamo di volare in questa vita con tutte le nostre forze, altrimenti non saremo altro che dei codardi che affogheranno nei rimpianti.

Ognuno è libero di scegliere il proprio aereo. Il modello conta poco, va benissimo anche un aliante da due soldi. Dobbiamo volare, non sfoggiare.

I volantini volano per definizione, salvo costringerli ad un atterraggio d’emergenza con la forza.

Così è stato per i ragazzi di Blocco Studentesco. Hanno fatto volare dei volantini, adesso guardano il cielo dalla finestra di casa. Se era per il PM, per quanto mi è dato sapere, l’avrebbero visto a quadri. Chiusi in una gabbia chiamata cella.

Non ho letto il provvedimento del Giudice, non ne conosco i dettagli, sarà indubbiamente basato su degli elementi. Però non faccio parte nemmeno di CasaPound e, con tutta onestà, non mi piace granché. Nell’animo sono liberale, abbiamo poco in comune – Ma.

C’è un “Ma” che vale più di tutti gli ideali. I ragazzi in questione sono incensurati, hanno vite normali, lavorano e studiano, non si drogano – chissà magari è un demerito -, si occupano di distribuire beni di prima necessità a famiglie indigenti, leggono. Vivono per un ideale. Non il mio, l’abbiamo già detto. Ma: vivono.

Non si limitano ad esistere come la stragrande maggioranza dei loro coetanei.

Se oziassero incollati ad uno smartphone droghicchiandosi e fottendosene del Paese nel quale sono nati, sarebbero liberi di guardare il cielo sdraiati su un prato.

Siete liberi, solo se non siete. Si chiama democrazia.

 

 

Leggi anche: https://www.adhocnews.it/durso-scende-in-politica-votavo-comunista-ecco-a-voi-barbara-durss/

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Tags: BLOCCO STUDENTESCOFIRENZEGIPIN EVIDENZATRIBUNALE
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