Il bivio del centrodestra

Per i partiti della coalizione di centrodestra è arrivato il momento di marcare la differenza

centrodestra

Per il centrodestra è ormai arrivata l’ora. L’ultimo governo che si è insediato in base ad un preciso mandato elettorale è stato quello di Silvio Berlusconi nel 2008.

L’Europa ci ha già commissariati nel 2011 insediando Mario Monti, al tempo un fenomeno per il mondo intero, rivelatosi poco più del nulla successivamente. Ma questo avviene sempre con tutti quelli che vengono sponsorizzati come il nuovo Messia. Mentre in realtà sono solo comparse di una commedia non scritta da loro.

Dopo si sono succeduti Letta, Renzi e Gentiloni. Tutti e tre orgogliosamente privi di mandato popolare.
Poi nuove elezioni politiche, il centrodestra ha prevalso. Ma ovviamente il Capo dello Stato ha ritenuto di non dare l’incarico di formare il nuovo governo al leader del partito che aveva ottenuto più voti in seno allo schieramento maggioritario.

Visto che la nostra legge elettorale non garantisce una stabile maggioranza parlamentare, si è dovuti arrivare ad un compromesso che ha portato Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Ora è il momento di tornare alle emergenze e c’è Mario Draghi

Però dobbiamo prendere atto di un dato di fatto: le Costituzioni servono solo ed esclusivamente se sono in grado di gestire anche le situazioni più complesse, altrimenti il sistema va rivisto. Ed è proprio questo il punto.

Le nostre istituzioni sono inadeguate, vanno modificate.

È la sinistra davanti al fallimento delle nostre regole fondamentali, a cantare la storiella ormai ridicolizzante della Costituzione più bella del mondo.

La destra deve smarcarsi e distinguersi. Dire il contrario.

Le storiche battaglie per la democrazia diretta debbono tornare ad essere il cavallo di battaglia che distingua chiaramente il centro-destra dal centro-sinistra. Gli italiani possono vedere la differenza solo se uno schieramento si impegna a non voler soltanto governare questo paese ma a volerlo cambiare.

Perché l’Italia può essere efficacemente governata solo se cambiata. Bisogna far sì che il prossimo sia l’ultimo presidente della Repubblica non eletto direttamente dai cittadini. Bisogna tornare magari alla legge Mattarella. A comunque ad una legge che permetta di scegliere in collegi uninominali il proprio rappresentante agli elettori.

Il maggioritario è necessario per creare maggioranze stabili e permettere alla gente di decidere chi governa. Non possiamo pretendere che gli italiani sentano loro le istituzioni se le istituzioni non sono guidate da chi gli italiani hanno deciso che debba guidarle.

Il parlamentarismo è la forma più sbagliata di governo, poiché tende sempre a far prevalere il parlamento sul popolo. I parlamentari debbono tornare a sentirsi solo dei rappresentanti del Popolo.

Le liste bloccate hanno portato i rappresentanti a non curarsi più della volontà di coloro i quali i rappresentano. I governi nel nostro sistema dipendono da deputati e senatori stabiliti dalle segreterie di partito.

Thomas Jefferson diceva: “Quando il popolo ha paura del governo, c’è tirannia. Quando il governo ha paura del popolo, c’è libertà”. Vale tuttora, vale in ogni luogo.

Oggi in Italia non c’è la fondamentale libertà degli elettori di stabilirsi il governo che vogliono, quindi siamo in una democrazia gravemente menomata ed incompleta. Il centrodestra può fare la differenza solo cambiando questo sistema.

 

Leggi anche: Arrestati gli spacciatori di green pass falsi. No Vax al limite dell’esaurimento nervoso

www.facebook.com/adhocnewsitalia

Seguici su Google News: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version