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Home Attualità

I ristoratori sfidano il DPCM, dopo mesi di chiusura

Al grido di #ioapro i ristoratori si mobilitano

di Redazione
12 Gennaio 2021
In Attualità
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I ristoratori sfidano il DPCM, dopo mesi di chiusura
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Si stanno mobilitando i ristoratori italiani, sfiniti dalle chiusure dei loro locali.

E l’hastag #ioapro sta circolando in rete, simbolo di questa forma di disobbedienza civile che vedrà uniti oltre 50mila ristoratori dal 15 gennaio.

Sarà infatti quello il giorno in cui tutti insieme disobbediranno al divieto di apertura serale imposto, nuovamente, dal governo.
Il nuovo DPCM in arrivo continuerà, infatti, a tenere chiusi i ristoranti per cena anche in zona gialla.

Come se ciò non bastasse, molto probabilmente, potrebbe vietare anche l’asporto dopo le 18 per i bar.

L’hastag: #ioapro.

Ecco quindi l’idea di una protesta pacifica ma rispettosa delle regole: mascherina e distanziamento sociale verranno infatti garantiti.

I clienti il 15 gennaio potranno sedersi ai tavoli senza consumare, ma saranno invitati a scattarsi una foto, da pubblicare sui social.

L’idea è nata in Sardegna, a Cagliari, dove una settimana fa i locali hanno aperto per consegnare pietanze da asporto.

Nell’attesa i clienti si sono seduti ai tavoli, massimo in 4 e correttamente distanziati.
Da lì l’idea di scattarsi una foto e pubblicarla sui social con l’hastag: #ioapro.

Una semplice foto per dimostrare che si può tranquillamente stare seduti nei locali, rispettando tutte le regole.
La stragrande maggioranza dei ristoratori italiani ha deciso di unirsi a questa protesta pacifica, volta a dimostrare che le regole potrebbero essere rispettate anche a cena.

Non si sa quanti di questi 50 mila ristoratori decideranno non solo di manifestare pacificamente con i loro clienti, ma di aprire veramente i loro locali.

Sostengono infatti che la misura sia definitivamente colma e che il governo dovrebbe pensare a soluzioni più idonee (come il controllo del territorio) invece di continuare a massacrare un settore ormai al collasso.

I ristoratori sono assolutamente certi che i loro locali non siano luogo di contagio, e quindi dicono basta.

L’appuntamento è il 15 gennaio…hanno bisogno del sostegno di tutti noi per dimostrare che, nel rispetto delle regole, un ristorante aperto non è un luogo di contagio.

 

https://www.adhocnews.it/i-dieci-comandamenti-della-sinistra-suprematista/

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Tags: DPCMGOVERNO CONTEIN EVIDENZARISTORATORI
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