How Dare You!

Environmental activist Greta Thunberg, of Sweden, addresses the Climate Action Summit in the United Nations General Assembly, at U.N. headquarters, Monday, Sept. 23, 2019. (AP Photo/Jason DeCrow)

Ringhia la Greta. Ringhia ai potenti del mondo. Ringhia giustamente contro chi sta distruggendo l’unico pianeta che abbiamo. Contro chi probabilmente lo ha già distrutto. How dare you, come osate? 

Fa quasi spavento vedere una ragazzina di 16 anni cazziare in modo così netto, e in una lingua non sua, i potenti del mondo. Vedere quel viso, che dovrebbe essere solcato dal sorriso del gioco, così contorto dalla rabbia, è quasi innaturale.

Cara Greta, hai ragione, ne hai da vendere. E io, in fondo, ti ammiro pure. Mi fanno un po’ schifo tutte le persone che ti stanno in torno, che ti strumentalizzano, che fanno di te un potentissimo strumento di marketing. Che fanno milioni di euro sulla tua persona.

Il discorso che ha fatto all’ONU è diventato virale (lo puoi vedere qui, anche sottotitolato), è sicuramente giusto, e a tratti commovente. Ben studiato e particolareggiato. Ma la domanda che mi pongo è: perché è stato dovuto fare da una ragazzina e non da persone che magari hanno pure qualche titolo di studio? Solo per pura e semplice immagine.

In Europa stiamo già facendo molto, sicuramente non abbastanza, ma abbiamo iniziato a muoverci. Però vorrei vedere la nostra Greta in piazza Tienanmen quanto durerebbe. Probabilmente non riuscirebbe ad aprire nemmeno bocca. 

Vogliamo parlare dell’India? Della Colombia, dove ho visto coi miei occhi decine e decine di chilometri di plastiche abbandonate sulle coste? Purtroppo l’uomo non riuscirà a salvare l’uomo. E tantomeno ci riuscirà una bambina, se pur ben indirizzata. 

Il pianeta Terra si salverà da solo. La natura, prima o poi, avrà la meglio sul suo cancro (che siamo noi), e riprenderà il sopravvento. Ma la natura è violenta, cattiva, spietata. E per salvarsi ci farà molto male. Ci renderà tutto quello che le abbiamo fatto.

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