Halloween, tra ironia e cambiamento dei tempi
Ogni anno, alla fine di ottobre, le vetrine si tingono di arancio e nero, tra zucche sorridenti e teschi fluorescenti.
Ma da dove nasce davvero Halloween?
La sua origine è antichissima, risale ai Celti, che nella notte di Samhain celebravano la fine dell’estate e l’inizio della stagione buia, credendo che in quel passaggio c’era il confine sottile tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Da quella festa pagana, passando attraverso la tradizione cristiana di Ognissanti, Halloween è arrivato fino agli Stati Uniti, dove ha assunto la forma che oggi conosciamo, una miscela di folklore, gioco e consumo pop.
Oggi Halloween si festeggia in gran parte del mondo, dai quartieri residenziali americani pieni di bambini in maschera, alle grandi città europee dove locali e piazze si trasformano in teatri del brivido.
E, naturalmente, anche in Italia dove, nel giro di pochi anni, la festa è passata da curiosità “d’importazione” a appuntamento fisso del calendario, con tanto di zucche intagliate e dolcetti per i più piccoli
C’è chi la considera una “moda americana”, e chi perfino un’invasione culturale. Ma, a ben guardare, forse non è così drammatico scherzare con la morte. Anzi. Io stessa, che pure sono una donna adulta, da quando esiste Halloween guardo un teschio e sorrido, mi fa meno paura. Forse perché, in fondo, ridere della morte, travestirla, esorcizzarla, è un modo per accettarla come parte inevitabile della vita. Una piccola lezione di leggerezza in un mondo che spesso si prende troppo sul serio.
E poi, diciamolo, i tempi cambiano
Non si è potuto fermare la Coca-Cola, né il gin inglese, e neppure la skin care coreana, perché dovremmo pensare di poter fermare Halloween? La globalizzazione mescola le culture, le mode, i simboli. Possiamo discuterla, criticarla, ma resta il segno di un mondo in movimento.
E allora, senza troppa filosofia e senza troppe paure, prendiamola per quello che è, un momento di ironia collettiva, una festa che ci ricorda, magari con un sorriso, che la vita e la morte, dopotutto, fanno parte dello stesso grande racconto.
Buon Halloween a tutti.
