Governo Conte: improvvisazione e disperazione

Code allo stretto di Messina – La cosa che più mi terrorizza di questa situazione epidemica mondiale, è la totale, assoluta, deprimente incapacità gestionale di questo governo. Si va avanti a DPCM che distruggono sistematicamente il loro ruolo stesso, e l’Italia tutta.

L’improvvisazione e l’approssimazione vincono su tutto. Con un Presidente del Consiglio che, in teoria in quanto professore di giurisprudenza (almeno così dice lui), dovrebbe conoscere perfettamente l’utilizzo dei decreti legge.

E invece lui si aggiusta il ciuffo, rimette in ordine la pochette e spara a zero di FaceBook. Ma è mai possibile fare annunci disastrosi e disastranti su FaceBook? Poi naturalmente di venerdì (o sabato) intorno alle 23.00. E non è che commenta un decreto già firmato. NO! Annuncia che lo firmerà, chissà quando. 

Ed ecco che la prima ondata di esodo va in onda alla stazione Garibaldi di Milano con l’ultimo treno per il sud dell’8 marzo (leggi qui l’articolo). Una persona di media intelligenza dovrebbe imparare dai propri errori, e invece via di nuovo con un annuncio che genera panico e fuga. 

Ma secondo Lei, esimio Presidente, se si annuncia la chiusura degli impianti produttivi, considerando che una buona parte di operai sono meridionali, cosa mai potrà succedere? Mistero… Succede che invadono le autostrade e provano a tornare a casa. Mica ci vuole un genio!

Stamani ho sentito l’intervista del sindaco di Messina Cateno de Luca che non solo ha dichiarato una condizione disastrosa di sbarchi sull’isola, ma ha pubblicamente sputtanato il Governo e il Viminale accusandoli di diffondere notizie false per scopi puramente utilitaristici.

Le responsabilità del Viminale

Le colpe però non devono andare tutte sulle spalle di Giuseppi, perché anche il Ministro (sì, con la o, sono tradizionalista) dell’Interno Luciana Lamorgese ha il suo bel fardello di incompetenza. Devi correre subito a presidiare le autostrade e non far partire nessuno. Di concerto col Ministro della Difesa Guerini, attui un protocollo militare per pandemia e blocchi sul nascere ogni spostamento non legittimo.

Fino ad arrivare al paradosso della Renault 4 carica di macerie e artisti di strada (figure professionali essenziali) che dalla Francia è arrivata in Sicilia. Senza che nessuno la fermasse. Siamo alla follia più totale.

La nostra unica speranza sono: i medici, gli infermieri, gli operatori di P.S., i sindaci e i governatori delle regioni (per lo meno alcuni, in Toscana si promettono tamponi a tutti gli operatori sanitari e invece, nella realtà, non succede niente). Perché se dovessimo affidarci a questa Armata Brancaleone che è il nostro governo… siamo già morti, agonizzando.

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