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Home Politica

Giani versione S.O.S. stradale non convince

di Simone Margheri
3 Dicembre 2025
In Politica
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sanità toscana
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Giani versione S.O.S. stradale non convince.

La vicenda che coinvolge Eugenio Giani, rieletto presidente della Regione Toscana, e Cristina Manetti — fermata lo scorso 13 ottobre sulla corsia d’emergenza dell’A11 e già indicata come possibile assessora — continua a generare conseguenze politiche significative.

Secondo il verbale della Polizia Stradale, Manetti avrebbe imboccato la corsia d’accelerazione per evitare il traffico, manovra vietata e punita con multa, decurtazione dei punti e sospensione della patente

Lei stessa ha sostenuto di aver accusato un malore, un abbassamento di pressione che l’avrebbe spinta a chiedere un’ambulanza.

La situazione si è complicata quando Giani è intervenuto di persona sul luogo del fermo e successivamente ha accompagnato Manetti in Prefettura per incontrare il prefetto. È stato proprio questo elemento a trasformare un’infrazione stradale in un caso istituzionale.

La questione è stata infatti oggetto di un’interrogazione ufficiale in Consiglio Regionale, dove l’opposizione ha chiesto chiarimenti ritenendo problematico l’intervento diretto del presidente in un procedimento che riguarda una sua collaboratrice

Secondo molti osservatori, il comportamento ricostruito mostra un evidente scarto tra ciò che sarebbe concesso a un comune cittadino e ciò che è stato possibile a Manetti: chiunque avverta un malore durante la guida accosta e chiama il 112, non attende il proprio datore di lavoro né ottiene, nel giro di poche ore, un incontro in Prefettura.

L’episodio solleva interrogativi politici rilevanti: se davvero, come dichiarato, Manetti aveva un appuntamento istituzionale proprio lo stesso giorno in cui era candidata, il quadro presenta elementi che appaiono difficili da conciliare con la versione ufficiale. Si configura quindi un problema di trasparenza, credibilità e corretto uso delle prerogative istituzionali

Alla luce dei fatti finora emersi, c’è chi ritiene che vi siano gli estremi per chiedere un’assunzione di responsabilità politica da parte del presidente Giani.

Non tanto per l’infrazione in sé, quanto per la gestione successiva, che porta inevitabilmente a interrogarsi sul confine tra ruolo pubblico e tutela personale

La questione, ormai, non riguarda soltanto una corsia d’emergenza stradale: riguarda il rischio di una corsia d’emergenza politica, riservata a pochi. In una democrazia, invece, il traffico delle responsabilità deve scorrere sulla stessa carreggiata per tutti.

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Tags: Cristina ManettiEUGENIO GIANIPrefetturaPRIMO PIANOREGIONE TOSCANA
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