Generale Vannacci: un libro da leggere. Quantomeno per poter giudicare

Generale Vannacci: un libro da leggere. Quantomeno per poter giudicare.

Non ho ancora avuto modo di leggere il libro del generale Vannacci. Appena è scoppiata la polemica l’ho acquistato su Internet e lo riceverò oggi stesso.

Perché voglio capire!

Perché per giudicare bisogna capire!

E per capire bisogna conoscere, sapere, sentire le varie campane di una storia, cercare la verità alla fonte!

Potrò giudicare quando avrò letto, ma non mi sta bene il linciaggio a priori.

È colpevole perché lo dice Nardella?

Sono le stesse dichiarazioni di Dario Nardella, a far presumere che, non abbia letto la verità direttamente dalla fonte.

Il sindaco di Firenze ha dichiarato: “Le parole espresse da Roberto Vannacci nel suo libro, stando a quanto riportato dai mezzi di informazione, sono di una gravità inaudita e mi lasciano sconcertato, anche perché espresse da un servitore dello Stato, un alto ufficiale dell’Esercito italiano nonché comandante di una storica e prestigiosa istituzione di Firenze come l’Istituto Geografico Militare (…)  per noi è inaccettabile che una Istituzione della nostra città sia guidata e rappresentata da una persona che manifesta idee così aberranti e offensive. Mi chiedo sommessamente che giudizio diano e cosa pensino di fare a riguardo le autorità governative”.

Quindi  Nardella si fida di quello che dice la stampa. Ma, senza nulla togliere ai  giornalisti,  in qualità di primo cittadino, dunque rappresentante istituzionale,non  avrebbe il dovere, prima di fare certe dichiarazioni, di verificare direttamente da quanto scritto dallo stesso Vannacci. Oppure non è mai accaduto che un giornalista abbia travisato ? O abbia decontestualizzato?

Un paio di riflessioni

Chi esercita una funzione o una professione è sempre quella funzione o quella professione?

Se così è, allora il sindaco è il primo cittadino sempre. È sempre il rappresentante di tutti. Dunque paradossalmente non dovrebbe andare alle manifestazioni di un singolo partito, o esprimere idee che taluni cittadini non condividono. Dovrebbe sempre tenere la fascia, ed essere istituzionale in ogni discorso. Al di sopra delle parti.

Ovviamente questo è un discorso assurdo. Nell’esercizio delle proprie funzioni il sindaco deve comportarsi da primo cittadino. Da rappresentante delle istituzioni. Ma poi ovviamente,può avere tutte le opinioni politiche che vuole, scrivere quello che ritiene giusto, manifestare liberamente la propria adesione ad un’idea piuttosto che ad un’altra.

I diritti costituzionali di qualcuno non valgono semplicemente perché è un servitore dello Stato?

Il nostro diritto

L’articolo 21 di quella che il Partito Democratico definisce la costituzione più bella del mondo non è molto chiaro in proposito ? A me sembra di ricordare che dica:”Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Visto che Nardella ama tanto l’Europa, ed è ispirato dal diritto comunitario non c’è un altro documento molto netto in tal senso? Una certa Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Che all’articolo 11 recita testualmente: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

Fonti imbarazzanti

Vogliamo entrare più nello specifico? Non è la stessa legge italiana a dire chiaramente , Lgsl. n. 66 del 2010, :” I militari possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione”.

Ora vogliamo dire che la legge italiana non vale sei partito democratico si scandalizza?

Per non citare addirittura la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Che recita, precisamente all’articolo 19 :”Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.

Ora in Italia qualcuno esige di avere il monopolio assoluto della difesa  dei diritti civili, ma, quando ritiene lui, non valgono neanche quelli fondamentali degli esseri umani ?

Leggo il libro

Adesso cercherò di immergermi in questa lettura. Per capire dalla fonte. Io non so se sono d’accordo con quello che dice l’autore, o se è la cosa più lontana della mia sensibilità. Non lo so semplicemente perché non lo giudico, da quello che dicono gli altri. Potendo leggere alla fonte, voglio farmi una mia idea, prima di aprire bocca.

Prima di farmi un’opinione ed esprimere un giudizio, se sono intellettualmente onesto, debbo quantomeno leggere il libro. Il linciaggio mediatico, il rogo dei libri e la censura appartengono a regimi totalitari. Non ad una repubblica democratica della quale tutti, non solo chi è in divisa, ma primariamente i rappresentati  istituzionali, debbono tutelare i principi cardine di libertà e legalità. E certamente, rientra tra questi quello di poter liberamente esprimere idee non gradite a qualcun altro.

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version