Funaro scopre la sicurezza… dopo vent’anni di governo cittadino del PD insaporito dal cubo nero
Le dichiarazioni della sindaca Funaro apparsa sul quotidiano “Repubblica” contro il governo nazionale appaiono ingenuamente puerili, lasciando più di un dubbio e soprattutto richiedono qualche necessaria puntualizzazione
Accusare l’esecutivo di non investire a sufficienza nelle politiche sanitarie e nel contrasto alla droga appare quanto meno riduttivo se non del tutto fuorviante. La realtà, sotto gli occhi di tutti, è che i fenomeni di spaccio e microcriminalità trovano terreno fertile in una politica dell’accoglienza senza controllo, che da anni facilita l’insediarsi di realtà difficili da gestire nei quartieri cittadini. Ostinarsi a negare l’esistenza e l’utilità dei CPR è la dimostrazione lampante della volontà di non affrontare davvero il nodo sicurezza, preferendo slogan e accuse a responsabilità concrete.
Vale la pena ricordare che le presunte colpe del governo nazionale curiosamente si materializzano proprio nelle città amministrate dal centrosinistra, che risultano regolarmente tra le meno sicure del Paese Rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa” (2024)
Firenze non fa eccezione, e non serve guardare lontano per verificare chi porta il peso delle scelte fatte negli ultimi vent’anni.
Quanto al cosiddetto “cubo nero”, lo scandalo urbanistico che ha infiammato l’estate fiorentina, le responsabilità dell’amministrazione saranno giudicate dai cittadini, non da dichiarazioni riparatrici a mezzo stampa.
E le lacrime di coccodrillo versate oggi svelano in realtà la vera natura della politica cittadina: una linea che ha prodotto lo spopolamento del centro, causato proprio dalle scelte del PD che ora Funaro sembra voler dimenticare.
Non basta dire che non ci si vuole rassegnare, dopo due decenni di politiche incapaci di invertire la rotta
Ammettere che c’è un problema è già un buon inizio, visto che il suo mentore e predecessore Dario Nardella aveva derubricato la questione sicurezza a semplice “percezione”.
Ma sinceramente, dopo che l’opposizione da anni denuncia la situazione, propone soluzioni ed è stata accusata di allarmismo, mentre impietosamente Firenze scalava fino al terzo posto nella classifica nazionale delle città meno sicure, oggi risulta difficile prendere sul serio la conversione improvvisa della sindaca quale paladina della sicurezza.
Ci ricordiamo ancora le sue proposte in campagna elettorale: ruote panoramiche, trenini turistici e isole sull’Arno come ricette per la città
Ecco perché oggi Funaro è l’ultima persona che può permettersi di accusare il governo sul piano della sicurezza, dopo aver promesso una “Firenze al plurale” che nei fatti ha lasciato spazio solo a più degrado.
Forse meno comparsate, meno inaugurazioni di facciata e più lavoro d’ufficio concreto sarebbero un buon inizio per restituire alla città ciò che merita, prima di prendersela con altri
E per quanto riguarda lo scandalo del cubo nero non rimane che aspettare il termine delle indagini della procura che speriamo possano chiarire in breve tempo quali e si chi sono le responsabilità della bruttezza apparsa come una macchia nello Skyline di Firenze 2025.
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