Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo: stop alla direttiva Green Claims, una vittoria per le imprese
Al Parlamento Europeo Fratelli d’Italia ha ottenuto un importante risultato politico, riuscendo a bloccare l’iter della direttiva “Green Claims”, la proposta che avrebbe imposto nuovi obblighi alle aziende europee sulle dichiarazioni ambientali dei propri prodotti.
La norma, nata per contrastare il cosiddetto greenwashing, prevedeva che tutte le aziende che comunicano al consumatore la propria “impronta verde” (dichiarazioni come «prodotto sostenibile», «risparmia CO₂», «100 % riciclato») fossero soggette a verifiche ex ante da parte di organismi accreditati, a documentazione rigorosa, ad obblighi comparativi e sanzioni fino al 4% del fatturato in caso di violazione
Secondo molti operatori economici, la direttiva avrebbe comportato costi aggiuntivi e un aggravio burocratico per migliaia di imprese, in particolare per le piccole e medie aziende del tessile e del manifatturiero. Grazie alla pressione esercitata da Fratelli d’Italia, l’Unione Europea ha deciso di rinviare e rivedere il provvedimento, riconoscendo la necessità di evitare un impatto eccessivo sul tessuto produttivo europeo.
Per il gruppo italiano si tratta di una difesa della competitività e del lavoro, che garantisce alle imprese un margine di respiro in una fase economica già complessa. Resta comunque aperta la sfida della sostenibilità: l’obiettivo di rendere più trasparenti le comunicazioni ambientali non è stato cancellato, ma dovrà essere perseguito con equilibrio e senza penalizzare chi produce
Dunque il risultato ottenuto rappresenta una vittoria politica che si traduce anche in un promemoria: entro un tempo non lontano sarà inevitabile confrontarsi nuovamente con obblighi più severi. Le imprese che ora godono della “pausa” ottenuta devono cogliere questo tempo non come una sospensione della sfida, ma come opportunità per prepararsi e rafforzarsi.
