Firenze: La Notte dei Lunghi Coltelli

“Firenze Santa Maria Novella almeno, mi fa sentire un po’ sereno, e il portafoglio non mi ruberà.” Chi non conosce queste parole cantate da Enzo Ghinazzi, in arte Pupo? Era il 1980.

Eppure oggi è tutto cambiato; chissà cosa canterebbe Pupo. Basta fare una passeggiata nei dintorni della stazione dopo le 23.00 che, se ti va bene, ti vengono i brividi. Se invece ti va male vieni borseggiato o molestato.

Se invece ti va malissimo, puoi finire in mezzo a qualche coltellata tra diverse fazioni di extracomunitari.

Come è successo questa mattina intorno alle 5, a pochi minuti dall’alba, tranne (se Dio vuole) la coltellata a un povero passante. I campioni di questa avventura sono un ragazzo della Guinea e un magrebino. La disfida all’arma bianca alle prime luci dell’alba (molto romantica, invero) ha visto vincitore per vari motivi il magrebino.

Primo perché, pare, non abbia ricevuto ferita; secondo perché se l’è data a gambe in allegra compagnia, perdendosi nelle stradine del suk storico fiorentino (teoricamente patrimonio UNESCO dell’Umanità). Il galantuomo della Guinea, povero lui, è stato dapprima condotto in ospedale, dove è stato dichiarato guaribile in 10 giorni, e poi sarà tradotto nelle patrie galere dove uno zelante giudice politically correct, lo scarcererà per non aizzare le folle dei benpensanti.

E così sia. Firenze è il Bronx. Anzi no: il Bronx adesso è un quartiere di moda e molto, molto più sicuro di Firenze.

Ad maiora!

 

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