Svolta epocale a Firenze: scatta il divieto di fumo alle fermate del tram. Finalmente vengono sviscerati, combattuti e, si spera, debellati quelli che sono i veri problemi del capoluogo toscano.
Subito dopo la lotta sacrosanta alle keybox degli appartamenti adibiti ad affitti brevi (con tanto di forze dell’ordine armate di tronchesi), adesso assisteremo a squadre comunali appositamente fornite di estintori che infradiceranno chi si fuma una sigaretta aspettando i solerti e puntuali mezzi pubblici. Evviva il pugno di ferro.
Piccolezze come le automobili vandalizzate, la paura (più che altro una sensazione) di venire accoltellati o stuprati se si cammina dopo il calar del sole, della raccolta dei rifiuti in orario lavorativo, sono giustamente passate in secondo piano.
La salvaguardia della salute dei cittadini è al primo posto. Infatti è alla fermata del tram (brucomela, lo chiamano i maligni, che birboni!) che la gente deve essere protetta. Non dagli scippatori, ma dai fumatori vil razza dannata.
Infatti è molto meglio stare a respirare la pulitissima aria del traffico (percepito) bloccato che intasa le strade cittadine sempre più simili a scavi archeologici.
Vorrei poter dire che ci stanno spandendo fumo negli occhi, ma se lo dico alla fermata del tram, ci sta che mi facciano la multa.
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