Firenze: la patria del dopo, forse del mai

E così il buon Wanny Di Filippo, eclettico proprietario della squadra di A1 di pallavolo Il Bisonte, dopo aver regalato 6 milioni di euro per la realizzazione del PalaWanny, si è accorto che le cose, a Firenze, vanno col freno a mano tirato. I cantieri sono fermi da più di due mesi.

“Se avessi saputo di tutti questi ostacoli non avrei fatto questo regalo alla città […] se fanno così anche con lui (Commisso, in relazione al nuovo stadio della Fiorentina. n.d.r.) prende e se ne torna in America

Wanny non risparmia nemmeno una stoccata sull’aeroporto, che probabilmente darebbe “noia alle papere”. Insomma, secondo Di Filippo, in Italia a causa della burocrazia è durissima non solo lavorare, ma anche fare regali. A Firenze pure peggio.

Infatti la Fiorentina ha mandato un bacione a Firenze e a Nardella e ha acquistato i terreni per il nuovo Centro Sportivo a Bagno a Ripoli. In quattro mesi quattro. E per il nuovo stadio ha già capito che se lo vuole fare, non in tempi brevi, ma soltanto fare, deve andare a Campi. E a Firenze rimangono solo vanto e gloria, o al massimo solo vanto.

Però forse tra 7 anni avremo la terza linea della tranvia.

Ad Maiora!

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