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Home Firenze

Firenze, città d’arte… della multa

di Simone Margheri
5 Giugno 2025
In Firenze
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Firenze, città d’arte… della multa
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Firenze, città d’arte… della multa

“Tranquilli, le multe le facciamo agli altri!” – La geniale toppa di Palazzo Vecchio

E così, dopo il polverone sollevato dai 61 milioni di euro di multe piovuti sulle strade fiorentine, Palazzo Vecchio ha deciso di metterci una pezza. Peccato che la toppa sia peggio del buco. Anzi, fa quasi rimpiangere il buco.

Con tono rassicurante, l’amministrazione ci tiene a precisare che la maggior parte delle multe non le prendono i fiorentini, ma i soliti sprovveduti “non residenti” e “stranieri”. Ah, ecco! Tutto a posto allora. Possiamo tirare un sospiro di sollievo e tornare a lamentarci del costo del caffè, ché tanto il Comune spennapolli ce l’ha con “gli altri”

E qui entra in scena il vero capolavoro comunicativo: spiegare l’eccesso colpendone uno per educarne cento, o meglio, per tranquillizzarne qualcuno. Una Firenze che si vanta di essere inclusiva, europea, aperta al mondo, poi si fa bella dicendo: “eh no, non multiamo mica i nostri, ce la prendiamo con i forestieri!” Un’uscita che sembra scritta più da un comitato di sagra di paese che da un’amministrazione metropolitana.

E ovviamente il cittadino-elettore medio deve sentirsi rassicurato. Perché si sa, i fiorentini non prendono multe, sono troppo furbi. Le prendono solo al primo giro, poi memorizzano la posizione dell’autovelox come se fosse un’opera del Vasari. Il problema sono quelli che non conoscono il campo di battaglia: turisti, pendolari, stranieri. Quelli che, tra un cartello nascosto, un limite a 50 e una curva a gomito, finiscono per fare da bancomat automatico del Comune.

Che poi, chiariamoci: nessuno qui sta dicendo che rispettare il codice della strada sia facoltativo. Ma quando in una città ogni svincolo sembra un test a trabocchetto e ogni strada una trappola a orologeria, il dubbio viene. Sicurezza o strategia di cassa?

Ma il vero colpo di genio è arrivato adesso, con la risposta dell’amministrazione:

“Tranquilli, le multe le facciamo a chi non abita qui.”

Ah beh, grazie! Un po’ come se un ristorante dicesse: “Sì, è vero che la zuppa è avariata, ma l’abbiamo servita solo ai turisti.”

Il messaggio che arriva è lampante: la macchina della sanzione non si tocca, tanto a pagarla sono “gli altri”

E qui si apre un’altra questione. Perché se oggi a essere multati sono gli stranieri, i non residenti, i “non nostri”, domani chi ci garantisce che non tocchi a noi? Quando finiranno gli incassi da forestieri, inizieranno a tassare anche l’aria? O magari ci metteranno un autovelox anche nei corridoi di casa?

Insomma, la vera notizia non sono i milioni di euro incassati. È che il Comune, ormai, non ci prova nemmeno più a nascondere la rapacità. Non serve: basta dire che le multe le prendono “gli altri”, e il popolo si cheta.

Ma la verità resta lì, in bella vista come un autovelox nuovo di zecca:
Firenze non è solo città d’arte, è anche una macchina da guerra contro il portafogli

E mentre l’amministrazione si arrampica sugli specchi per dire che tutto va bene, a noi non resta che inchinarci davanti a tanta creatività fiscale.
Altro che Rinascimento.

Qui siamo nel pieno del Rincaramento

E ai turisti, forse conviene mettere un cartello all’ingresso della città:
“Lasciate ogni patente, o voi che entrate.”

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Tags: CAOSCOMUNE DI FIRENZEIN EVIDENZAMULTEPARTITO DEMOCRATICO
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