Federazione di centro: in attesa dei veri toreri

Federazione di centro: in attesa dei veri toreri

Tanto tuonò che piovve. Questo proverbio dalle radici indefinite, che qualcuno attribuisce addirittura a Socrate, può essere applicato ad uno dei casi politici italiani della settimana.

Parliamo dell’agitarsi sui giornali (ed immaginiamo ancor di più nel dietro le quinte) dei più disparati personaggi al momento collocati nel centro-sinistra con un unico fine: tagliare il nastro del nuovo cantiere di centro.

Mara Carfagna ha evocato l’ennesima “federazione di centro”, aperta a tutte le forze riformiste, europeiste e liberali. Identikit di un’area molto fluida (creata senza sciogliere i singoli partiti) che potrebbe raccogliere Italia Viva, Azione, +Europa, altri possibili partner in uscita dal PD targato Schlein e non solo.

Uno dei primi ad accogliere la proposta, in modo certo non sorprendente, Andrea Marcucci, uscito dal PD (di cui è stato a lungo capogruppo al Senato) e già fedele luogotenente di Renzi.

Non sono tardate le reazioni, tra queste da registrare il primo no di Carlo Calenda.

Cesa

Da rilevare anche quanto il segretario UDC Cesa ha consegnato ad un’intervista concessa a formiche.net. In breve: da un lato interesse, dall’altro il tentativo di disinnescare l’eventuale logica terzopolista della proposta di Carfagna. Secondo Cesa, quest’ultima sarebbe “perfetta” per un ampliamento del centrodestra. Ancor più prospettica la conclusione legata al prossimo appuntamento delle elezioni europee: “ Se anche il terzo polo convergesse in una coalizione allargata del centrodestra si potrebbe davvero proporre all’elettorato qualcosa di molto interessante. Il terzo polo potrebbe ancorarsi al PPE e costituire un campo centrista e popolare avendo un peso nei nuovi assetti in UE “.

Questa situazione ci ricorda quello che accade nella corride:prima dell’ingresso nell’arena del torero, la scena è preparata dai picadores e banderilleros.

Crediamo che il vero torero o,se preferiamo, i veri toreri (che per noi potrebbero essere due) non siano ancora nell’arena, ma tutti sanno bene il loro nome e cognome. Siamo ancora a picadores e banderilleros, ma per poco ancora.

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