Fazio, i suoi ospiti e il mio essere d’accordo sulle politiche sui migranti

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Ieri sera c’era un parterre di tutto rispetto dal milionario Fabio Fazio. Sulla sinistra Rai3 non mi aspetto di certo personaggi favorevoli al governo Meloni. Ed infatti eccoli in bella mostra tutti i nostri compagni benpensanti e benpagati. Dall’esule, o emigrante, Saviano, a Pif. Senza contare la resident Luciana Littizzetto: una comica che ha la tendenza a non fare ridere.

Tutta gente che aveva dichiarato che con un governo di centro-destra avrebbero lasciato l’Italia. Salvo poi ritrovarseli ancora tra le palle, lautamente retribuiti dalle nostre tasche tramite il canone tv, che considero alla stessa tregua di un pizzo mafioso.

Alla luce degli ultimi avvenimenti del porto di Catania e delle navi delle ONG, ovviamente l’argomento della serata era incentrato sulla questione migranti. Il Governo ha preso la decisione di fare sbarcare sul suolo della Repubblica solo i fragili. Mentre quelli in buona salute devono rimanere a bordo delle navi di Stati Sovrani Esteri e andare verso quegli Stati stessi.

Si sono naturalmente spalancate le porte dell’inferno. E le bocche dei compagni cachemire e champagne. Che poi sono esattamente la stessa cosa. Tutti a ululare contro un Governo ingiusto e fascista. Tutti, secondo i quattrinai sinistri, devono essere soccorsi e sbarcati a Catania. Mica a casa loro.

Ha ragione la sinistra

Per una volta sono d’accordo con loro. Devono scendere tutti da quelle navi straniere. Tutti in salvo in Italia. È una questione di sensibilità umanitaria. Sì, perdio!

Però poi le cose dovrebbero continuare ad andare secondo logica.

Prima di tutto lo Stato italiano dovrebbe vietare l’ingresso in acque territoriali sovrane. I capitani (Carola Rackete insegna) forzerebbero sicuramente tale divieto. Una volta che tutti sono messi al sicuro, ci dovrebbe essere la confisca di queste navi che si spacciano da salvatrici di anime, e che invece sono solo fabbriche di soldi per i loro armatori. Confisca e quindi mancata disponibilità permanente per i loro armatori tedeschi, svedesi ma non italiani. E i capitani in carcere per violazioni delle leggi italiane.

Vedrai che una volta che le prime navi ONG sono alla fonda nelle acque territoriali italiane e i capitani al gabbio, le altre navi farebbero rotta verso acque più tranquille. Magari proprio in Germania o in Svezia.

E se poi si portassero dietro anche Saviano, Littizzetto, Fazio e tutti gli attivisti che popolano il porto di Catania, ci farebbero un grandissimo favore.

 

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