Europa. Il ministro del nulla

L’Europa che non c’è

Europa

Inutilità dell’Europa – Sembra che Benjamin Franklin abbia definito l’ufficio di vice presidente degli Stati Uniti come talmente tanto ininfluente, da proporre di attribuire al suo titolare l’epiteto formulario di sua superflua eccellenza.

Questa definizione si adatterebbe sicuramente meglio all’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Infatti il vice presidente degli Stati Uniti teoricamente può succedere al presidente. Presiede ufficialmente il senato e vota nelle situazioni di parità. Prende le funzioni presidenziali in caso di incapacità provvisoria.

Un ufficio utopico

L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, presiede ufficio assolutamente utopico. L’Europa non ha una politica estera comune. Non ha né una sicurezza interna adeguatamente coordinata né una difesa unitaria.

La questione afghana è stata l’ennesima dimostrazione di come appena arriva una crisi l’Europa va politicamente in pezzi, per lasciare posto agli Stati membri.

Qual è il numero di telefono dell’Europa? Chiedeva Henry Kissinger, riferendosi chiaramente all’incapacità dell’Europa di rimanere unità davanti alle crisi internazionali.

Sulla questione afgana i tedeschi, i francesi, hanno la loro politica. Gli inglesi non hanno bisogno più di condividere la politica estera, neppure simbolicamente, con gli altri europei, realmente non l’hanno mai fatto. Gli italiani non si sa che politica estera abbiano; ma non è che da Di Maio potessimo aspettarci molto di più.

E poi come al solito sempre l’eterno problema del presunto dovere di accoglienza. Predicato da tutti, senza una garanzia di sicurezza con tutti gli ingressi che ci sono i nostri paesi.

La difesa europea

Il pessimo coordinamento in materia di sicurezza tra gli stati è una manna dal cielo per le organizzazioni terroristiche.

Di difesa europea non serve neanche parlare. L’Europa dimostra in questo ancora la sua totale immaturità, agli occhi del mondo. È in grado di stanziare miliardi di euro ma non è in grado di mettere unitariamente un solo soldato sul campo.

Russia, Cina, Stati Uniti, Pakistan, Turchia sono influenti nella situazione afgana. Se in Europa si avrà qualche peso rilievo sarà in capo ai singoli stati.

Bisogna chiedersi quanto abbia senso continuare ad andare avanti nella costruzione di un gigante di cristallo, mastodontico ed imponente, ma ogni volta che va in frantumi al primo urto.

 

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