• Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
oAdHoc News Quotidian
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
AdHoc News Quotidiano
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Cultura

Enrico Mattei ed il giardino mediterraneo

di Franco Banchi
25 Gennaio 2023
In Cultura, Politica
0
Enrico Mattei ed il giardino mediterraneo
57
VISITE
CondividiTwitta

Enrico Mattei ed il giardino mediterraneo. La lunga maratona che il governo in carica si accinge a “correre” presenta tra i numeri passaggi fondamentali quello energetico. Sarebbe un errore però confinarlo nel solo ambito economico. La giusta collocazione di questa priorità si situa nel contesto più generale della politica estera.

Bene ha fatto il Presidente Meloni, in sincronia con il Ministro degli esteri Tajani, a rilanciare la vocazione mediterranea dell’Italia. Di notevole acume strategico anche il richiamo ad Enrico Mattei ed al suo antico disegno, purtroppo interrotto da una prematura morte sospetta, di fare del nostro Paese il garante di una nuova stagione in tema di energia. Superando la vecchia e neo-coloniale logica del mero sfruttamento dei prezzi di petrolio e gas portato avanti dalle sette sorelle (americane, inglesi, francesi ed olandesi per lo più),

Mattei, che pure non era un “missionario“, intendeva costruire intorno a tale economia una rete di più moderne e umane relazioni tra le due sponde del Mediterraneo.

Lo stesso s’impegnò a fare il sindaco di Firenze, caricando i convegni mediterranei di un valore addirittura profetico.

In modo molto più pragmatico, ma non certo privo di visione strategica internazionale, anche Craxi ed Andreotti attribuirono al perimetro del mare nostrum un’importanza strategica per l’Italia e l’Europa tutta.

La nostra politica estera

Tutti questi personaggi, pur diversissimi, sono apparsi ad un certo establishment “nord atlantico” sicuramente devianti. Nonostante la scelta filo-atlantica dell’Italia sia uno dei pilastri indiscussi della nostra politica estera dal dopo-guerra in poi, non potrà mai intendersi come impedimento per realizzare una sincronica politica di valorizzazione della nostra centralità mediterranea. Non dunque o l’una o l’altra, ma e l’una e l’altra.

D’altra parte l’intesa franco-tedesca in tema energetico, tassello di un mai celato e più generale asse europeo Parigi-Berlino, rende naturale, anzi quasi necessaria una nostra saggia strategia mediterranea.

Leggi anche: Vent’anni senza l’Avvocato d’Italia

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Tags: ENERGIAIN EVIDENZAMEDITERRANEONATOPETROLIO
Articolo precedente

Firenze: Nardella non liberalizza neppure le bandiere sui balconi

Prossimo articolo

“Pasolini lo abbiamo cacciato. Non era un vero compagno”

Prossimo articolo
“Pasolini lo abbiamo cacciato. Non era un vero compagno”

“Pasolini lo abbiamo cacciato. Non era un vero compagno”

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Contatti e informazioni AdHoc News
  • Partners & Advertising
  • Privacy policy
  • Cookie policy

© 2023 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport

© 2023 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.