Enrico Letta, candidato principale di Fratelli d’Italia

enrico letta

Enrico Letta ha cambiato schieramento politico? Ha definitivamente lasciato il PD per candidarsi in maniera prepotente in FdI? Sembra di sì. Almeno da come si sta muovendo. Enrico, detto Stai Sereno, sembra lo faccia apposta.

Non è possibile che il Segretario di uno dei più importanti partiti politici italiani, diretto discendente di statiti del calibro di Berlinguer e di D’Alema, sia così confuso da non azzeccarne una. Nemmeno per sbaglio. Deve per forza avere un piano, un disegno politico che noi, poveri mortali, non riusciamo a comprendere.

Onestamente non lo comprende nessuno. A meno che non abbia veramente deciso di abdicare dal PD per tirare la volata alla Meloni.

Sono uscite le nomine per i collegi del PD. E, da quello che traspare, siamo all’avanspettacolo. Di bassa lega.

Intanto, come in ogni avanspettacolo che si rispetti, c’è il trasformista. Uno dei più bravi: Pierferdinando Casini. Ormai li ha girati tutti, i partiti. Probabilmente gli manca solo il Partito Sardo d’Azione. Poi c’è quello che: io in politica mai. Al secolo Andrea Crisanti, di professione mircobiologo televisivo ai tempi del Covid.

Ed ecco al meglio del meglio. Monica Cirinnà. Messa nel sottoscala e assegnata ad un collegio nucleare, prima dice di no. Poi invece cambia idea e accetta di essere carne da cannone. Era meglio se rimaneva a fare la consulente finanziaria del proprio cane. Un’altra donna ha fatto il salto della barricata: Emma Bonino anche lei approdata al PD. Per la serie: radicali in libertà. Si scontrerà contro Calenda a Roma. Era meglio se si candidava al circolo di burraco.

Luca Lotti non aveva abbandonato il suo partito. Ma il partito ha abbandonato lui. L’epurazione dei componenti del “giglio magico” dai piddini sta arrivando a compimento. Paga la sua amicizia con Renzi. Anche se pure quella sembra essere naufragata.

Poi Letta si congratula con Zan. La preoccupazione più importante del PD è il DDL Zan, non l’economia. Tutto normale.

La Toscana, la fogna del PD

Una cosa è certa. La Toscana è l’unica regione sicuramente rosso fuoco. E infatti gli impresentabili del PD che devono vincere, ma che non vincerebbero altrove, vengono buttati a Firenze e dintorni. Una per tutti la BoldrinA.

Questo dovrebbe, ma non lo farà, fare riflettere gli elettori di sinistra toscani. Che sono considerati minus quam merdam dal direttivo DEM.

In tutto questo polverone, gli unici che gongolano sono il trio Meloni-Salvini-Berlusconi. Che non devono fare niente. Vinceranno grazie al PD che sta facendo un lavoro egregio per perdere le prossime elezioni.

Anzi, sarebbe proprio meglio se non facessero niente. Se stessero zitti e mantenessero un basso profilo. Con una campagna elettorale fantastica come quella del PD (al contrario) hanno praticamente la vittoria in tasca.

Peccato che non ci riusciranno, a stare zitti.

 

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