Emergenza Polizia, seconda parte

Prima di tutto mi devo scusare con i lettori: questa seconda e ultima parte dell’inchiesta avrebbe dovuto essere pubblicata il 4 ottobre, ma per i ben noti fatti di cronaca nera che hanno portato all’omicidio di due agenti della Questura di Trieste ho deciso di attendere un attimo.

Mi riallaccio quindi all’abbigliamento improbabile che i poliziotti devono avere: oltre a quanto già scritto nella prima parte dell’inchiesta, mancano i giubbotti antiproiettile. Che magari, assieme a delle fondine degne di questo nome, avrebbero potuto salvare le vite dei due agenti.

Ultimamente poi sono stati fatti titoloni di giornale sulla nuova veste grafica dei gradi della Polizia, che servono a distaccarsi ancora di più dal mondo militare. Ricordo che la Polizia di Stato dipende dal Ministero dell’Interno e non da quello della Difesa. Per lo studio dei nuovi gradi sono stati chiamati illustri esperti di araldica, i quali non hanno fatto il loro lavoro di certo per la gloria. Il risultato è una nuova veste grafica che, oltre a creare una forte confusione fra agenti stessi che non sanno più riconoscersi, ma col tempo impareranno direte voi, è totalmente difettosa. In poche parole, i nuovi gradi si staccano e si rompono.

Il bello è, basta fare un giro sui gruppi di polizia nei vari social, non c’è un agente in tutto il territorio nazionale a cui piacciono questi gradi o che sentiva la necessità di un rinnovamento. La domanda che si pongono tutti i poliziotti è: non potevano darci le scarpe invece che spendere per i nuovi gradi?

Centrale Operativa 113 di Firenze

La buona notizia è che è stata completamente riammodernata nel 2006, quindi è quasi nuova. Il problema è che è stata allestita con prodotti Olivetti, azienda fallita. La conseguenza è che non è possibile fare aggiornamenti e ci sono grosse difficoltà per la riparazione della componentistica rotta.

I più stagionati di noi ricorderanno della storia del bambino americano di 7 anni Nicholas Green che, nel 1994 venne ucciso per errore sulla Salerno – Reggio Calabria da dei rapinatori con un colpo di pistola alla testa. I suoi genitori decisero di donare gli organi.

La Comunità Europea fu talmente colpita da tutta la vicenda che decise di regalare il TETRA (TErrestrial Trunked Radio) a quelle regioni con difficoltà di comunicazione radio/cellulare interessate: Calabria, Puglia, Basilicata ecc. Non sto a entrare nel dettaglio tecnico, ma questo è un apparato radio che funziona ovunque, di semplice utilizzo e con funzioni essenziali. Più che altro: ha un costo relativamente basso.

Venne così deciso di estendere il sistema TETRA a tutta Italia: in Toscana, il perito della Motorola incaricato di studiare la fattibilità, si è però appropriato indebitamente dei fondi e non se n’è fatto più di niente. Se Dio vuole è in galera.

Attualmente la situazione della sala radio della Questura di Firenze è la seguente: le comunicazioni avvengono via radio quando c’è bel tempo, perché quando piove non è garantita la ricezione dei messaggi. Per non parlare del fatto che la frequenza di trasmissione non è criptata e che chiunque può ascoltare le comunicazioni.

Il Magnifico

Questo nome altisonante identifica un edificio che era stato costruito come hotel a Firenze Novoli. L’hotel non è mai stato aperto e l’edificio è stato affittato del Ministero per farne alloggi e rimessa automezzi. Attualmente dei 13 ascensori che servono gli 8 piani dello stabile non ne funziona nemmeno uno. Mentre il parco non circolante delle vetture è stipato in un seminterrato maleodorante con l’acqua alta fino alle ruote.

Parlando con amici Carabinieri, mi confermano che anche la loro situazione è drammatica allo stesso modo. Quindi prima di parlare male delle Forze dell’Ordine, pensate bene a come sono costretti a lavorare. 

La prima parte dell’inchiesta

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