Ceccardi e Giani – Era il lontano 1970 quando l’allora Partito Comunista Italian, mise le grinfie sulla Toscana e non l’ha più mollata. Con risultati abbastanza evidenti, peraltro. La Toscana sta diventando sempre di più immobile, abituata al lassismo. Senza più stimoli.
È normale, quando non hai concorrenza, che ti siedi e ti rilassi. Non hai bisogno di dimostrare quanto vali. Sei sicuro di vincere. E te ne freghi. L’alternanza invece stimola l’intelletto e la voglia di fare.
Sembra che di questo se ne siano accorti i cittadini toscani che, secondo un sondaggio pubblicato stamani sulle pagine del Sole24Ore, starebbero seriamente pensando di dare le chiavi della Toscana a una ragazza giovane, sveglia e con tanta voglia di fare.
Susanna Ceccardi, già sindaco di Cascina in forza alla Lega, sta andando contro le più rosse (o rosse) aspettative dai pachidermici PD che con Giani pensavano di avere la vittoria in tasca. Giani e sicuramente un brav’uomo, niente da eccepire, ma di certo non porta quella ventata di novità e di freschezza di cui abbiamo bisogno.
Secondo la rilevazione di Winpoll-Cise Giani sarebbe al 43% e Ceccardi al 42,5%. Fuori concorso gli altri.
Questi dati starebbero mettendo in confusione l’Armata Brancaleone governativa perché porterebbe ad uno scossone non da poco. Col serio rischio di crollo del Governo.
Quindi abbiamo da una parte i pentastellati che spingono per rimandare a tutti i costi le regionali: dopo il voto si vaporizzerebbero e molti di loro dovrebbero trovarsi per la prima volta un lavoro vero. Dall’altra parte invece PD e IV vogliono andare a votare perché si sono resi conto che più andiamo avanti col tempo, e più la botta sarebbe grossa.
Nel frattempo Susanna Ceccardi sta raccogliendo sempre più consensi. Mentre Giani, che ieri è andato in Piazza Duomo a Firenze alla manifestazione dei ristoratori, è stato sculacciato da un “omino” in bicicletta al quale ha saputo solo rispondere: mi mandi una email. Almeno, a livello tecnologico, è al passo coi tempi.
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